Incredibile ma vero un dietrofrontsenza precedenti da parte di due importanti compagni di viaggio quali Si.Na.Gi. ed USIAGI.
Inspiegabilmente è bastata una cortese chiacchierata con il prefetto di Roma che ha fatto alcune personali considerazioni su problemi di grande rilevanza nazionale e due spot politici da parte dell’On. Bersani, ben noto per non aver dimostrato alcun interesse sul nostro settore con la liberalizzazione del commercio, e l’On. N. Vendola per far cambiare idea a chi si vanta di rappresentare migliaia di iscritti.
Il Sottosegretario all’ editoria Peluffo, che non ha dimostrato un grande interesse per noi nel corso del 2012 e che non si sa se ci sarà dal mese prossimo dichiara la volontà a discutere del nostro fantastico mondo e tutto rientra. E’ tutto questo sufficiente per far calmare gli animi? Direi di no.
Non si è forse proclamato uno sciopero per sensibilizzare cittadino, Governo e F.I.E.G.?
La Federazione editori non mi pare che abbia questa gran voglia di discutere dell’Accordo nazionale ed è oramai solo impegnata a gestire gli esuberi delle case editoriali piuttosto che parlare di edicolette.
Per lo S.N.A.G. dunque nulla è cambiato. Domani a Milano verranno distribuiti altri 40.000 volantini e a brevissimo un' intera pagina del Corriere della Sera ribadirà il concetto che stiamo urlando da settimane, e successivamente verrà ripetuto da altri quotidiani nazionali.
Spiace però pensare che quando ci sarà la convocazione di un tavolo parteciperanno soggetti che firmerebbero qualsiasi cosa e pensionati ma soprattutto...sarà presente una disarmonia sindacale senza precedenti.
Alessandro Rosa
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