lunedì 30 dicembre 2013

Confusione al "Corriere della Sera"


Idee confuse in RCS. Il “Corriere della Sera”, forse sperduto e impaurito perché senza casa, si lancia in campagne talebane in ogni dove.
 Incerto se svendersi, regalarsi, umiliarsi pronto a tutto pur di essere sfogliato o solo toccato se non desiderato da qualcuno, oppure diventare prodotto di elite con un nuovo aumento del prezzo di copertina? Un quotidiano destinato ad un target incerto.
Un prezzo di vendita che oramai guarda ad una fascia di clientela sempre più limitata.
 Meglio raschiare il barile e confidare nei sempre meno clienti abituali, nella speranza magari di intercettarne qualcuno da spostare sul web, o meglio continuare a drogare le diffusioni in promozioni suicide regalandosi in ogni angolo di strada? Quanta confusione! Che tristezza!  
Unica certezza che riescono a trasmettere, è l’aver dimenticato una rete commerciale unica, produttiva e dedicata….una volta.

Ci mancherebbe! Quei giocattolini luminosi che stringiamo tra le mani tutti i giorni e in ogni luogo e momento, daranno in futuro grandi soddisfazioni…ancora non si sa a chi e quando. Sicuramente non agli edicolanti, molto probabilmente ai nuovi big dell’editoria che si stanno affacciando a questo nuovo modo di fare informazione e che sta soppiantando i vecchi modelli.


Nel frattempo grande confusione per riposizionare un prodotto che perde tutti i giorni lettori e che sta ulteriormente riducendo la fiducia della rete di vendita nel comparto editoriale.
Vergognosa promozione "oresette" migliaia di quotidiani regalati



"Corriere della Sera" il prezzo sale alle stelle


A.R.

sabato 28 dicembre 2013

Un nuovo punto vendita e un nuovo tipo di rivenditore

lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale da S.N.A.G. Milano


BCM13 - Edicole narranti

Quest’anno grazie a PRESS-Di si è tenuto un evento importante per tutti gli edicolanti. Un piccolo ma molto significativo momento promozionale all’ interno di un contesto nazionale e di gran successo come BOOKCITY Milano 2013. 
Le "edicole narranti” hanno in pochi minuti racchiuso ciò che è la nostra storia e la nostra stessa natura. Sicuramente siamo un soggetto commerciale ma siamo anche quelle piccole strutture che hanno saputo diffondere, difendere e sostenere  cultura ed informazione e che hanno saputo insegnare a più generazioni ad amare quel  patrimonio di conoscenze e di notizie che quotidianamente offriamo al cittadino.

Ecco un report dell’evento augurandoci di poter vedere nuovi momenti simili di promozione del nostro fantastico ma dimenticato settore.


Continua la trattativa per gli esercenti MM Milano

Si è tenuto un nuovo incontro con A.T.M. il 19 dicembre in merito al rinnovo dei  contratti  d’affitto in scadenza  nel 2014.
Dopo un’ ampia illustrazione da parte di A.T.M. in merito ad una preoccupante situazione relativa a rivenditori morosi, siano essi edicole come altre attività commerciali, si è entrati nel merito della questione per quanto concerne la necessaria ”evidenza pubblica” dichiarata da A.T.M.
Con tale termine si indica quella procedura obbligatoria e necessaria, con la quale la Pubblica Amministrazione svolge la sua attività negoziale nell'individuazione di un contraente, per il reperimento sul libero mercato di forniture, servizi e opere.
A.T.M. ribadisce la volontà a mantenere in essere le attività commerciali esistenti per conservare la necessaria professionalità a svolgere quella funzione fondamentale per il cittadino e l’utente, ciò non toglie che ci sia il dovere, da parte dell’ente che ha in gestione per conto del Comune di Milano il servizio di trasporto, a porre in essere ciò che prevede la normativa vigente.

Si è fatto presente il rischio di eventuali possibili operazioni speculative da parte di grandi gruppi, così come si è discusso della profonda difformità tra un’ attività commerciale, quale un bar o un tabaccaio da un’ edicola, in quanto noi vendiamo prodotti con aggio fisso e prezzo di cessione e di vendita non incrementabili.

Essendo stati diversi gli aspetti critici emersi, in quanto A.T.M. ha intenzione anche di rivedere determinate logiche contrattuali che legano le rivendite di metropolitana, tutte le organizzazioni sindacali hanno convenuto che:

  • Visto il ruolo strategico che le edicole di metropolitana hanno per l’Amministrazione Comunale
  • Visto il numero di punti vendita coinvolti
  • Considerata la mancanza di chiarezza sulle ”premialità” applicabili ai rivenditori
  • Considerate le caratteristiche dei locali in locazione, ancora attualmente prive, di accatastamento, messa a norma, servizi igienici, riscaldamento ecc…
  • Considerato le necessarie modifiche contrattuali che le Organizzazioni Sindacali desiderano discutere
  • Considerato che nessuna tutela al fatturato è stata proposta da A.T.M. anche in considerazione delle nuove tecnologie che oramai sono sempre più comuni ( biglietteria elettronica)
  • Considerati i tempi stretti per una trattativa seria e che possa ridisegnare i diversi aspetti che imposteranno le edicole di metropolitane di Milano
Si chiede una valutazione da parte di A.T.M. spa e dell’Amministrazione Comunale di un “rinnovo ponte” dei contratti d’affitto in modo da poter impostare un lavoro armonioso e professionale, che possa riparare ai decenni di inoperatività da parte dei soggetti coinvolti.

giovedì 19 dicembre 2013

Obbligo POS dal 2014

Entro il 1° gennaio 2014 scatta l’obbligo di accettare anche  pagamenti effettuati attraverso carte di debito per ogni tipologia di attività commerciale, comprese le attività di servizio e delle professioni.

i clienti/consumatori potrebbero chiedere il pagamento anche attraverso tali strumenti per qualsiasi tipo di merce acquistata, a prescindere dal valore; ad oggi la norma non specifica quali potranno essere le conseguenze e le sanzioni per il mancato adempimento
A questo link  maggiori dettagli  in merito 

lunedì 9 dicembre 2013

Un anno con SNAG Milano

La parola crisi è sulla bocca di tutti oramai da tempo. Ha colpito ogni settore e la propensione alla spesa da parte del cittadino si è ridotta in ogni comparto.
Il settore editoriale non solo non si è rilevato immune ma ha risentito maggiormente di questa crisi. “L’industria editoriale”, non le edicole, ma tutto ciò che ha sostenuto un modello di business per decenni è al centro di una grande trasformazione. Non in Italia, nel mondo!


Oggi la controparte, non è il distributore, non sono gli abbonamenti o la F.I.E.G. ma è quel mercato che si sta riducendo sempre di più perché non riesce a risvegliare quell’interesse che ha cresciuto, sviluppato e reso produttivo il nostro settore. Come dice  il Presidente di A.NA.DIS., AssociazioneNazionale Distributori Stampa, Ferdinando Ciccarelli: “ Il vero cattivo è la crisi”.
In pochi anni hanno chiuso distributori nazionali sul mercato dall’inizio del secolo. Oggi sono solo tre. Due dei quali sono una diretta emanazione dei due più grandi gruppi editoriali italiani. I distributori locali chiudono e cercano prospettive di sviluppo non più sulla vendita del prodotto editoriale ma sui servizi. Come abbiamo più volte segnalato, in diverse zone d’Italia (per ora non Milano) il distributore consegna la merce solo dietro compenso e relativo contratto di portatura.
Altri distributori si sono attrezzati per consegnare patatine, merendine o per far diventare il rivenditore un punto per il ritiro di scarpe rotte... Oramai non ci provano nemmeno a vendere qualche giornale in più. Secondo molti distributori, per assurdo, l’attività di distribuzione non è più redditizia su edicole sotto una certa soglia di fatturato. Solo pochi oramai ricorderanno che analoga crisi si manifestò circa 20 anni fa.
Una propensione alla lettura storicamente bassa dell’italiano medio ha nel tempo portato le case editoriali a fondare il proprio business più che sulla vendita, sulla diffusione e relative entrate pubblicitarie. La crisi del mercato pubblicitario ha comportato danni di rilevanza storica in tutti i gruppi editoriali compresa la Free-Press nata agli inizi del 2000.
Il lettore ci sta sfuggendo! Si sta spostando costantemente e in maniera massiva verso strumenti di varia natura. Computer, tablet e soprattutto smartphone. Grandi performance, grandi interazioni e sempre vicini all’utente.  Davanti alla televisione o mentre facciamo la spesa “l’informazione” ci segue. Si potrebbe discutere sulla qualità delle informazioni ricevute ma a quel punto dovremmo anche ragionare sulla qualità dell’informazione su carta…oramai non più considerata dalle nuove generazioni.
In questo ambiente così mutato e mutevole bisogna immaginare la nuova edicola, il nuovo edicolante e anche un nuovo metodo di porsi come Associazione.
L’obbiettivo non può essere più, il solo migliorare l’orario di consegna, ridefinire le bolle o gestire un contenzioso assieme all’associato, ma deve essere l’individuazione di un nuovo modello commerciale per i nostri associati utilizzando ogni strumento a disposizione per ottenerlo.
Si sta lavorando in maniera assidua e serrata su diversi temi e non più per porre rimedio a vecchi concetti e problemi ma per creare un soggetto commerciale che sappia affrontare le sfide che giorno per giorno ci si presentano.
·       Regione Lombardia – Abolizione dei limiti di superficie da dedicare ai prodotti non editoriali  -  mantenimento delle autorizzazioni e programmazione dei punti vendita – possibilità di vendere prodotti alimentari non manipolabili in aggiunta agli attuali pastigliaggi senza limitazioni, ma purché in linea con le normative vigenti.
·       Amministrazione di Milano – E’ stata ottenuta l’esenzione della tettoia oltreché delle tende. Operazione su cui stiamo lavorando affinché rientri nel regolamento comunale. La TARES, in sostituzione della TARSU, è diminuita – Il rapporto con il Comune si è intensificato ulteriormente in relazione alle innumerevoli pratiche di carattere amministrativo, oramai notevolmente complicate. Oggi la presenza ed il lavoro di SNAG con gli uffici comunali è assiduo, costante, quotidiano. Con il Comune di Milano si stanno inoltre prospettando nuove ipotesi per le nostre attività.  Attraverso un assiduo lavoro e successivamente a numerosi incontri con l’Amministrazione al fine di poter generare nuove attività commerciali sulle rivendite, si sta concretizzando un progetto di rivisitazione di diverse edicole con una logica di “punti informativi per il turista e l’utente”. Un autentico volano per tutte le edicole sul territorio. La bontà del progetto presentato al suo stato embrionale in un assemblea a dicembre 2012, ci ha consentito di poter ottenere degli sponsor affinché l’operazione non sia in alcuna maniera onerosa sia per il Comune come per il rivenditore. Altro aspetto di grande rilevanza con l’Amministrazione comunale è emerso in seguito ad una sorta di volontà politica, da parte degli uffici preposti, a voler far decadere i principi che regolano il posizionamento di nuove attività per la vendita di prodotti quotidiani e periodici sul territorio, siano essi esclusivi come non esclusivi.
·       Atm – L’attività con L’azienda dei trasporti Milanese ha avuto delle forti accelerazioni. Gli aspetti cardine sono due. Una strategia commerciale per i punti vendita in superficie che ha portato ad una desertificazione delle rivendite disponibili a commercializzare documenti di viaggio,  peggiorando nel contempo le condizioni di coloro che ancora li vendono. Il secondo aspetto  è la disdetta dei contratti d’affitto dei rivenditori siti metropolitana siano essi edicole o altro tipo di attività. Tutto ciò nasce dal profondo mutamento delle condizioni che hanno impostato il rapporto commerciale, decenni orsono, tra A.T.M. e rete di vendita. Per questo motivo sono state avanzate proposte innovative e di sviluppo nei confronti dell’Azienda auspicando il coinvolgimento della stessa Amministrazione Comunale in quanto società pubblica di proprietà del Comune di Milano che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo lombardo.
·       Normative di settore – Incredibilmente ed inspiegabilmente la percezione della rete di vendita sulle modifiche normative è minima se non quasi assente. Le difficoltà ed il lavoro svolto a tutti i livelli passa in ultimo piano rispetto ad una mancanza in resa o ad un ritardo in consegna. Aspetti quotidiani importanti ma condizionati da un modello commerciale che sta scomparendo. Il recente sciopero sostenuto solo da S.N.A.G. ne è la prova tangibile. 
·       Distribuzione fusione nuove bolle – Oggi a Milano ci sono due distributori locali che hanno impronte imprenditoriali marcatamente differenti. Una fusione tra AGIEMME ed M.D.M. che può considerarsi assolutamente unica e indolore. Gli unici problemi emersi sono stati evidenziati, per assurdo, con i rivenditori informatizzati. Il lungo periodo delle doppie bolle e di quella a macero si è concluso.
·       Informatizzazione – Inforiv è oggi in un momento difficile. Come più volte comunicato, il proprietario del software, ovvero F.I.E.G., non ne sta più sostenendo costi ed implementazioni. Ci sarà un nuovo software. Successivamente all’aver appreso la notizia nel dicembre 2012 è stata informata la rete di vendita del nuovo programma AGIEMME, chiamato i2.zero. L’agenzia dal primo giorno ha consentito un suo uso gratuito al fine di permettere al rivenditore di familiarizzare con una  nuova interfaccia. Oggi tale programma sta avendo una sua diffusione sul territorio attraverso diversi distributori locali. Milano lo sta seguendo con attenzione ben sapendo che i principi su cui si basa una trasparente ed efficiente informatizzazione della rete di vendita, sono in pericolo.
·       Rapporto con le altre OO.SS – Si sono intensificati in maniera sensibile e continua le attività con le altre organizzazioni  sindacali. Inutile dire che sono molti gli aspetti su cui non si converge nonostante l’obbiettivo comune sia evidente. Il ritiro di tutte le sigle sindacali dalla volontà di aderire allo sciopero tranne lo SNAG ne sono una prova evidente, così come la quotidiana e silente protesta relativamente alle chiusure per ferie o altro. Protesta non condivisa dalle altre sigle. Da circa due anni solo lo SNAG, si è rifiutato di aderire ad ogni imposizione in termini di chiusure della attività. Questo è accaduto in quanto gli editori si rifiutano di discutere  di regole, accordi e problemi sulla rete di vendita. Da allora i nostri associati, semplicemente, fanno ciò che vogliono. Una protesta silenziosa, indolore, quotidiana…da esempio per altre forme di sciopero.
·       Comunicazione – Siamo molto soddisfatti della comunicazione che inviamo agli associati, e preannunciamo che si farà molto di più. Oramai parliamo con gli associati in ogni maniera e verranno ancora di più approfonditi certi aspetti. I rivenditori di Milano associati hanno a disposizione un’informativa con “Giornale SNAG” una volta a settimana, ricevono una circolare tutte le settimane, sono stati fatti circa 120 comunicati attraverso il BLOG di SNAG, è disponibile un profilo facebook e twitter. I rivenditori ricevono mail a carattere commerciale e sindacale con una certa frequenza. Non dimentichiamo poi Azienda Edicola e nell’ambito dei servizi “Trovaresa”. L’interazione tra i rivenditori e l’associazione è in grande aumento. Alcuni di questi vengono contattati con altri strumenti quali sms o con altri software di instant messaging.  Le assemblee e i momenti d’incontro sono stati diversi e a volte su motivi specifici e siamo sicuri che ce ne saranno di nuovi.


·       Prospettive commerciali – L’edicolante associato deve vedere in SNAG non solo un’associazione di tipo politico, ma anche un partner che sostenga il business del rivenditore. Non dimentichiamoci che siamo SNAG Confcommercio. Siamo orgogliosi di aver ottenuto con molta semplicità e cautela dei buoni risultati allo scopo. Oltre ai prodotti commerciali che hanno visto enormi performance negli ultimi tempi, ci si sta impegnando su diversi profili come abbiamo già accennato. Un’edicola multi servizi che possa proporsi al clientecon costi minimi ma con un impatto moderno. A breve verranno proposte nuove alternative in convenzione quali la ditta PAYTIPPER e SMMARTPOST e SISAL PAY senza dimenticare il WI-FI FREELUNA che, sebbene non ancora sfruttato a pieno dal rivenditore, ci ha consentito di essere i PRIMI A MILANO come  copertura WI-FI. Ora dobbiamo lavorare assieme per generare servizi all’interno del network. Gli aspetti commerciali ed imprenditoriali delle edicole sono diversi. Non tutti abbiamo la stessa clientela e le medesime prospettive. Verranno quindi organizzati più momenti di incontro per raccogliere dai rivenditori idee e proposte, affinché lo sviluppo delle edicole cresca in maniera produttiva.

Slides illustrate e discusse in assemblea 9/12/13

venerdì 29 novembre 2013

S.N.A.G. Nazionale - comunicazioni

Importanti comunicazioni da parte dello SNAG Nazionale

L'obbligo dell' installazione del POS per tutti coloro che effettuano la vendita di prodotti o di servizi, anche professionali.
 Inutile dire che le difficoltà su tale aspetto sono abbastanza evidenti e non di natura "fiscale" ma solo legate ai costi di commissione per le transazioni.
 L'edicolante medio tratta in gran parte solo prodotti con prezzo imposto, prezzo di cessione fisso e uniforme ( prodotto editoriale) e soprattutto diversi servizi legati all'attività con aggi minimi e che non possono consentire l'onere della commissione, come documenti di viaggio ( 3%lordo), ricariche telefoniche ecc...

Commercio al dettaglio su aree pubbliche. Altro aspetto di grande rilevanza e che già da tempo desta forti preoccupazioni 



giovedì 28 novembre 2013

Ristampa GO NAGAI

Successivamente alla grande richiesta  di "GO NAGAI ROBOT" , l'editore ha provveduto per una ristampa.
 Allora i clienti ci sono! Forse allora è un problema di qualità del prodotto che l'editore diffonde sulla rete di vendita e che offre al cliente?

 Sempre difficile capire se alla base del problema c'è stato un numero di copie insufficienti, una cattiva distribuzione o l'aver colpito il giusto target con il giusto prodotto. 
Ognuno degli anelli della filiera ha solo un pezzo del puzzle che si va a comporre e sembra non ci sia alcuna intenzione di metterlo in condivisione.
Informatizzazione, vendite in tempo reale, assorbimento del prodotto, tracciamento del prodotto...tutte tecnologie disponibili da anni e oggi quasi banali ma....chissà perché non interessa a nessuno tranne a noi. 


Che ci sia qualcosa da nascondere?

domenica 17 novembre 2013

L'edicola! Cultura e informazione per il cittadino

Bellissimo articolo del Corriere della sera di oggi sul ruolo che riesce ad avere un edicolante nella sua zona. Un messaggio molto positivo lanciato dal giornalista che ha saputo interpretare anche il valore sociale e culturale delle edicole. Non un' attività che vende, fumo, alcol e promuove il gioco d'azzardo ma quei pochi metri quadrati destinati all'informazione alla cultura e dove si coltivano i rapporti con il cittadino. Bravo Roberto!


venerdì 15 novembre 2013

BOOKCITY 2013 - Edicole narranti

Si terrà dal 21 al 24 novembre la nuova edizione di “BOOKCITY”. Iniziativa, destinata alla promozione della cultura e della lettura di grande successo, voluta dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore (Fondazione Rizzoli “Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si sono affiancati la Camera di Commercio di Milano e l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani).

Quest’ anno Milano ospiterà un’ attore in più rispetto alla precedente edizione grazie al Distributore Nazionale Press-DI. Per la precisione saranno sei gli attori ed il messaggio che si vuole lanciare è rivolto all’utenza, alla clientela, al cittadino su tutto il territorio nazionale.
L’edicola come luogo per la lettura, la cultura, l’informazione.

Racconti di cronaca nera, delitti e grandi misteri verranno "strillati" dalle edicole della città.
Sei edicole di Milano si trasformeranno in set teatrali dove verranno raccontati alcuni dei casi più misteriosi della storia della città. Un modo unico per conoscere la storia di Milano e riconoscere il ruolo delle Edicole come patrimonio culturale e sociale e luogo di diffusione dell'informazione e della cultura.

Con Adriana Libretti, Lorena Nocera, Erika Urban, Marco Pepe, Nicola Sisti Ajmone
Promosso da Press-Di, Distribuzione Stampa e Multimedia

Le rivendite coinvolte sono situate nell’area definita “Via della lettura”.

PUNTI VENDITA E ORARI DEGLI EVENTI
sabato e domenica h. 10,30

·         Piazza San Babila
·         Duomo
·         Largo V Alpini
·         Cadorna Stazione
·         Piazza San Nazaro (solo domenica)
·        Piazza Lima (solo sabato)

Crisi dell'editoria o della distribuzione?

Spett.le M-DIS, immagino che abbiate ricevuto svariate richieste di rifornimento della testata “Peppa PIG 2013” e dei suoi simpatici gadgets oltreché della collezione della Gazzetta dello Sport ”GoNagai”. Fenomeni editoriali che oggi sono visti dalla rete commerciale come autentiche piccole speranze di reddito. E’ per noi un momento molto difficile

Sono quasi imbarazzato ad inviare questa mail, trattandosi di argomenti noti e più volte affrontati nel corso degli anni o anche dei decenni. Sono in difficoltà perché conosco, o almeno posso immaginare, le risposte e temo di dover incorrere nelle solite discussioni che spesso abbiamo dovuto inscenare. Siamo entrambi bravi a sostenere la proprie ragione.

Vorrei spostare l’ attenzione su un altro profilo. La rete di vendita non ha dubbi sul fatto che la GDO sia servita meglio indipendentemente dalle performance ottenute e da quanto le strutture editoriali possano sostenere. Lo sappiamo perché noi spesso ci serviamo da loro. Non abbiamo copie. Solo richieste e distributori locali che sono poco più di “postini specializzati”.  Abbiamo quindi un editore o un distributore nazionale che non sostiene la rete commerciale ma che crea nuovi competitors.

 Il problema non riguarda solo le testate del momento ma un gran numero di pubblicazioni. Non avendo voi alcuna percezione degli esauriti sulla rete di vendita non siete in grado di capire anche le trasformazioni in atto sul rivenditore. Un  limite che vi siete creati, che vi ha protetto e che ora vi sta soffocando. Se il settore editoriale non è più redditizio l’edicolante o chiude o vende altre merceologie, per cui il malcontento sfocia in ira e ha un suo sfogo in settori commerciali diversi da quello che hanno sostenuto il comune business e nascondersi dietro il distributore locale aumenta solo il divario tra noi.

Le normative consentono al rivenditore la vendita di prodotti diversi da quelli editoriali. I bar e i tabacchi acquistano edicole per pochi soldi e per poter vendere altro…L’edicolante pertanto si trasformerà, l’editore invece collasserà. La crisi dell’editoria per alcuni è tamponata con la riduzione dei costi per i piccoli imprenditori dalla ricerca di nuove opportunità di reddito.

Oggi la rete commerciale ha bisogno di partner e ci rivolgiamo a voi perché con voi siamo cresciuti. Questo non vuol dire che non si possano poi cercare nuove fonti di reddito in altri canali ma a questo punto il danno sarebbe comune oltreché dell’utenza che va a perdere professionalità e soprattutto specializzazione in favore di un nuovo soggetto che non sarà quello che conosciamo oggi.

Non entro quindi nella usuale richiesta di un aumento di copie e di una diversa logica diffusionale o commerciale, perché se fosse nelle vostre intenzioni, possibilità e capacità  avreste già operato in tal senso, ma in un offerta della rete di vendita come partner in un progetto imprenditoriale che non veda l’editoria come un settore dalle prospettive decadenti e marginali.

mercoledì 13 novembre 2013

Promozione "Gioia"

La piccola promozione che ha visto coinvolti un numero interessante di rivendite con la testata “Gioia” si è conclusa circa un mese fa. Tutto sarebbe andato bene se non per un  un piccolo problema. Nulla di che, ma deve comunque far meditare tutti quanti.
Sostanzialmente la promozione era assolutamente indolore per il rivenditore prevedendo un piccolo compenso economico. L’edicolante doveva, per quattro settimane, porre in posizione privilegiata la testata ”Gioia”.
 Nessun problema. L’operazione è nata in casa M-DIS ed è stata gestita da altra società di servizi legata alla logistica del distributore locale M.D.M. Prontamente questa società si è occupata nel mese di settembre di contattare i rivenditori raccogliendo le adesioni. I rivenditori hanno accettato prontamente e dopo due mesi...ci contattano perché non sono stati pagati e non sanno nemmeno a chi rivolgersi…
Apprendiamo ora che il contratto all’art 4.2 prevede il pagamento a 60 giorni. Nessun problema. Contatto quindi i rivenditori allarmati che mi dicono che non hanno alcun contratto in mano….
Onde evitare allarmismi e preoccupazioni i rivenditori sappiano che tra pochi giorni prenderanno il loro compenso ( dovete fare fattura…e le stanno aspettando…altrimenti…) ma chi ha torto e chi ha ragione? La società di servizi che, come è tipico nel nostro ambiente ha una seria difficoltà ad essere professionale, non lascia al rivenditore contratti ecc…o l’edicolante che non sa nemmeno con cui ha stretto il rapporto contrattuale?Non conosce il nome della società che gestisce il rapporto, un telefono....niente.


Io non ho dubbi sulla risposta e rimango dell’idea che, come da innumerevoli precedenti comunicazioni , se il mondo della distribuzione ci tratta in una certa maniera, forse….è perché ci lasciamo trattare in questa maniera.

Complimenti Alessandro

giovedì 7 novembre 2013

L'edicola - Infopoint naturale


martedì 5 novembre 2013

Tramonto inforiv?

Come da nostre precedenti comunicazioni, altri programmi per la gestione  delle nostre attività si stanno affacciando sul mercato. In alcune zone d’Italia distributori locali che utilizzavano Inforiv da anni, hanno già informato la loro rete di vendita che il programma non verrà più adoperato in favore di un ‘altro. 

Attualmente risulta molto difficile capire se ci saranno opportunità di rivalutazione del programma Inforiv che, ricordiamo, è un programma ceduto in sub licenza dal distributore locale ma che rimane di proprietà Promopres 2000 s.r.l. ovvero F.I.E.G.

Sostanzialmente il programma è stato messo da parte dal suo stesso creatore pertanto non verrà più implementato e non ci sarà più nessuno dedicato all’assistenza del programma a livello nazionale.

Il distributore locale di Pavia Macri s.p.a., che serve anche parte della provincia di Milano, ha già informato la rete di vendita che dal 1° febbraio 2014,  i2.zerosostituirà totalmente inforiv. Il Distributore D.I.F. s.p.a. di Bergamo ha fatto altrettanto. Questo non vuol dire che il nuovo programma sarà peggiore, ma che attualmente è "incompleto" rispetto ad INFORIV, ma auspichiamo che in futuro, attraverso la fattiva collaborazione tra DL e rete di vendita, raggiunga le stesse prestazioni dello stesso
  

E’ quindi importante che il rivenditore ragioni anche in virtù dei contratti di assistenza e di help desk che ha in essere con società esterne, affinché non sia costretto a pagarli per l’intero 2014. 

Crescere in maniera responsabile e professionale

In questo momento alcuni distributori locali di quotidiani e periodici stanno testando sulla rete di vendita una serie di servizi. Dalla lavanderia ed il ritiro delle scarpe rotte agli abbonamenti in edicola....la crisi è del settore non solo degli edicolanti.
Fermo restando che è evidente che il rivenditore, su aspetti di carattere tipicamente commerciale, è in grado di decidere se un' offerta sia vantaggiosa o meno, facciamo presente che è necessario in molti casi approfondire prima dei punti fondamentali.    

Primo fra tutti è, in caso di occupazione di suolo pubblico, sciogliere il nodo “autorizzazioni comunali”. Alcuni edicolanti presumono, sbagliando, che ciò che è sotto la propria tenda o tettoia, non necessità di autorizzazioni…sbagliato! Tutto ciò che appoggia a terra necessita di regolare autorizzazione, pertanto bisogna valutare con attenzione eventuali offerte di espositori. Stesso discorso vale per le edicole di metropolitana, anche se il permesso va codificato con A.T.M. Quanto si pagherà e se si pagherà qualcosa come COSAP è un discorso diverso, l’importante è che ci sia una regolare concessione.

Altro argomento importante è la partita I.V.A. Per poter commercializzare prodotti diversi da quello editoriale è necessario avere partita I.V.A. così come per poter ricevere compensi per prestazioni di servizio di varia natura. L’edicolante dovrà quindi fare una regolare fattura per poter recepire compensi.

Senza entrare, per ora, nel merito delle singole attività che vengono proposte al rivenditore, ricordiamo che avete a disposizione gratuitamenteun legale, un fiscalista e dei professionisti per valutare i contratti che vi vengono proposti pertanto vi invitiamo ad utilizzare tali servizi prima di accettare questo tipo di offerte.

lunedì 4 novembre 2013

Mondadori - noleggio DVD in edicola

Continua l’ondata di proposte da parte di Press-Di in favore delle edicole, con un progetto per il noleggio DVD.  Secondo taluni i risultati sono ancora incerti, ad altri ha invece acceso una luce di rinnovato ottimismo negli occhi.

Sostanzialmente si tratta di attrezzare il proprio punto vendita con  un semplice hardware in grado di contenere DVD destinati al noleggio. Un recente incontro con dei rivenditori di Milano ne anticipa un possibile  lancio su Milano.


Il giudizio sulla bontà dell’offerta o meno è in mano all’ edicolante che dovrà valutarne la potenzialità sul suo punto vendita . Diciamo che non comporta costi di attivazione o altri tipi di esborsi da parte del rivenditore nella sua fase iniziale ( a quanto ci risulta fino ad ora) e che rientra comunque tra i possibili servizi aggiuntivi del punto vendita, non certo un qualcosa di particolarmente caratterizzante o redditizio .

Emergono alcuni punti su cui è giusto però ragionare:

  1. Costo al pubblico del noleggio € 3,90 riconoscimento al rivenditore € 0,50. Addebito su estratto conto settimanale con a parte fatturazione del servizio. L’aspetto legato all’utilizzo dell’e/c per incassare è ovviamente un dato molto negativo e su cui non si può essere favorevoli. Il distributore è meglio se sta lontano da tematiche non specificatamente legata all’ editoria…
  2. Viene fornito un espositore con delle tasche per contenere depliant pubblicitari dei dvd noleggiabili,. Ricordiamo che l’espositore, nel caso si tratti di chiosco edicola, deve essere autorizzato dal Comune. Aspetto importante è ovviamente l’invio del materiale pubblicitario, diversamente il cliente non avrebbe la possibilità di scegliere il titolo a noleggio o di conoscere l'assortimento. Su tale aspetto ricordiamo che un competitor, che offre analogo, servizio forniva anche un semplice monitor wide screen 22’ su cui passavano le pubblicità, ovviamente l’aggiornamento avveniva attraverso internet.
  3. Il contratto non prevede nulla di particolarmente allarmante. Bisogna comunque prestare attenzione alle penali in caso di furto o mancata ri-consegna da parte del cliente del materiale. In caso di furto il rivenditore deve far denuncia ed è prevista una penale di €20,00 a DVD più € 150,00 ( presumo sia il costo dell’hardware). E’ pertanto consigliabile verificare il proprio contratto di assicurazione per un’eventuale rivalutazione degli importi. Dicono che sia una consegna dedicata anche se emergono dubbi in merito. Considerata la qualità del distributore italiano medio è comunque importante che consegna e ritiro del materiale non avvenga con l’usuale vettore.
  4. L’edicolante deve fare  una denuncia di inizio attività per il noleggio
  5. Inutile ricordarlo ma bisogna avere partita iva e deve essere emesso scontrino

C’è mercato per il noleggio dvd? E’ meglio la vendita diretta del prodotto? L'aggio è congruo o è troppo ridotto visto che la catena per il noleggio DVD è molto lunga? Difficile dirlo, Mondadori lancia un progetto e si vuole presumere un criterio nell’offrire questo tipo di opportunità. Per alcuni come offerta è un po’ tardiva ( dieci anni?) per altri è un qualcosa in più. L’importante è leggere il contratto ed informarsi prima.




Informatizzazione - F.I.E.G. è la grande sconfitta!

Da tempo se ne parla ed oramai siamo arrivati alla fine di una fase importante per l’informatizzazione della rete di vendita.
Il sogno e la filosofia di inforiv oramai è naufragata e la colpa può essere data solo al grande sconfitto della filiera editoriale, F.I.E.G.
Inforiv doveva servire per legarci tutti in nome della trasparenza e dell’ottimizzazione della diffusione per massimizzare le vendite contenendo le rese. L’interesse primario è indubbio che fosse dell’”Editore”. Un fallimento dovuto ad una mancanza di determinazione da parte di F.I.E.G. Inforiv non è mai riuscito a diventare uno strumento per la  trasparenza della filiera. “Errori” sulla cessione del prodotto, nelle sue più svariate sfumature, si sono sempre presentate, indipendentemente che un’area distributiva fosse informatizzata o meno. E’ un ottimo strumento di controllo, nulla di più.
 Sorprende che un progetto che avrebbe potuto far evolvere la categoria, la distribuzione e lo stesso approccio dell’editore al cliente finale, venisse considerato da chi rappresenta il mondo editoriale come…un gioco.

Lo scenario sotto l’aspetto trasparenza e diffusione non potrà migliorare con il nuovo programma. I2.zero potrà essere migliore, più libero e performante,  più completo ma ogni distributore locale lo gestirà in casa secondo le proprie capacità e necessità.

Poco o nulla inoltre si sa  del famoso progetto per l' autenticazione dei dati di vendita promosso dal Governo. Direi a questo punto che parole tipo certificazione o trasparenza non possano appartenere alla filiera editoriale se in più di dieci non si è riusciti a portare un certo equilibrio tra le diverse necessità. Una coperta troppo corta che non può soddisfare le esigenze dei diversi soggetti coinvolti dal processo di vendita della stampa in Italia.

Come ho già anticipato in questo post, che ognuno sappia sfruttare le potenzialità del nuovo programma, perché armonizzare il dato a livello nazionale è un interesse talmente ambizioso che non può essere perseguito dalla sola rete di vendita e dalle sue associazioni, ma ha bisogno di partner capaci e determinati ed oggi, purtroppo, siamo circondati solo da un grande individualismo, tante chiacchiere e molta approssimazione oltreché della mancanza della F.I.E.G. di una volta.

giovedì 31 ottobre 2013

Macri s.p.a. "chiude" inforiv

La Macri s.p.a, "spegne" inforiv a partire dal 1° di febbraio. 

Uno dei distributori pionieri del programma informatico che avrebbe potuto rivoluzionare il sistema  distributivo e di vendita ma che, per motivi non noti, non è mai stato adottato appieno dai distributori locali e solo in parte dalla rete di vendita, cambia sistema informatico.

Così per questo come per altri distributori locali, si conclude un' epoca, faticosa e carica di tensioni, durata più di 10 anni, e si entra in un'altra....che non promette nulla di buono.

Sorprende che un sistema non ancora performante venga già considerato un valido sostituto, anzi, secondo chi l’ha testato sulla zona, mancano poche ma fondamentali funzioni e non abbiamo dubbi che sia così.


giovedì 24 ottobre 2013

Edizioni Gedis – E’ arrivata la Peppa Pig!!!

Sempre vicini ai nostri piccoli clienti con un prodotto  simpatico e di sicuro successo

GG_provv_PeppaPig_02


384 figurine normali e 16 figurine oggetto. Gedis tiene a sottolineare che è a disposizione per supportare la rete di vendita a gestire esauriti come eventuali carenze di prodotto.



Edizioni Gedis – E’ arrivata la Peppa Pig!!!

Sempre vicini ai nostri piccoli clienti con un prodotto  simpatico e di sicuro successo

GG_provv_PeppaPig_02

venerdì 11 ottobre 2013

Puglia. il distributore "Lo buono" spegne l'informazione

Sotto accusa il noto monopolio distributivo. Crollo dei consumi e della vendita di prodotti editoriali, come risolve  il problema un distributore locale? Prendendo i soldi alla rete di vendita. O paghi o niente giornali.E' possibile "spegnere" l'informazione per migliaia di cittadini?certo!


Ecco il servizio con intervista a Renato Russo, Vicepresidente S.N.A.G. nazionale.

E se domani fosse il tuo distributore fare la stessa cosa....?



venerdì 4 ottobre 2013

Lettera aperta agli editori

Armando Abbiati, Presidente Nazionale S.N.A.G. Confcommercio ribadisce la necessità di un dialogo tra edicolanti ed editori prima che sia troppo tardi. 

Una lettera aperta, pubblicata su Italia Oggi del 4 ottobre, fitta di concetti e anche accuse, elencando le gravi carenze distributive, con l’intento di dare una scossa ad un settore oramai…imbalsamato.
90 distributori locali, con il monopolio assoluto, incontrastato.

 Inattaccabili al pari di “Signori  feudali”, come li definisce il Presidente Abbiati, agiscono sul territorio nazionale decidendo e determinando in maniera autoritaria la salute della rete commerciale e  la vendita del prodotto editoriale sul territorio.

Una carenza, quella della distribuzione del prodotto editoriale, talmente radicata da consentirgli di intontire qualsiasi interlocutore, senza dare la possibilità ad alcuno di conoscere realmente il vero stato dell’editoria reale sul territorio.

Il distributore non quindi come un mandatario alla vendita di un prodotto per conto dell’editore, ma un soggetto dalla presenza così forte da poter sfuggire ad un ragionevole controllo da parte di chi crea il prodotto, l’editore, e soprattutto da chi lo “monetizza, l’edicolante.
Coloro che dovrebbero esser quindi gli agenti per conto degli Editori, vogliono prevalere sul territorio, diventando giudici delle attività di cui dovrebbero essere solo meri fornitori. Lo spedizioniere si erge ad imprenditore editoriale…

Come riportato nella lettera aperta tutti ci chiediamo se gli editori conoscano o meno quanto accade sul territorio o se stiano semplicemente guardando dall’ altra parte. In questo secondo caso sarebbe interessante capire se questo immobilismo è dettato da impotenza o da una carenza strategica.

Le edicole possono fare molto di più e vendere molto di più, ma è importante che i soggetti interessati alla vendita e non quelli che pretendono o minacciano costi per il trasporto, parlino la stessa lingua prima che sia troppo tardi.

mercoledì 2 ottobre 2013

L'edicolante che diventa commerciante


lunedì 30 settembre 2013

Isteria editoriale

Sembra che un gran fermento stia investendo il mondo distributivo ed editoriale tant’è che un sempre crescente numero di attività e offerte commerciali vengono proposte ai rivenditori di Milano e della sua provincia.

 Tutti i giorni vediamo cosa sta accadendo. Lo tocchiamo con mano. Le edicole chiudono e soffrono ma con noi ovviamente anche la distribuzione come gli Editori. Cosa sta accadendo quindi?

Da anni invitiamo i rivenditori a riscoprirsi commercianti ed imprenditori e quindi da un lato è piacevole quando un edicolante focalizza il suo interesse su un settore, anche se extra editoriale, perché ci crede. E' necessaria però più attenzione e professionalità quando si cominciano a percorrere nuove strade.  

Il motivo è evidente. Recuperare una scelta affrettata non è mai semplice e spesso impossibile. Quando si firma un contratto non sempre il recesso è consentito senza sostenere dei costi o quando si prendono verbali per occupazioni non autorizzate difficilmente i ricorsi vanno a  buon fine. Ci sono leggi norme e consuetudini che vanno rispettate e per l’Associazione recuperare ”dopo” a ciò che è stato sottoscritto con una fretta eccessiva non è semplice. Prendetevi tempo per approfondire scelte importanti per le vostre attività.

In questo momento alcuni distributori si sono buttati in maniera spregiudicata nel settore” commerciale” dimenticando l'importanza di massimizzare le vendite di prodotto editoriale e senza presentare la dovuta cautela e le giuste garanzie verso i rivenditori.

Abbiamo distributori locali che hanno proposto alla rete di vendita di diventare una sorta di “subagenzia” per una compagnia di assicurazione o di fare da ritiro di scarpe da riparare. Alcuni pubblicizzano in rete la possibilità di vendere in edicola il riso, bibite  e altro, nonostante sia proibito dalle norme vigenti.

Abbiamo poi i distributori nazionali che stanno correndo per posizionare espositori da dedicare alla vendita  di determinati prodotti editoriali in edicola, c’è il problema però che le concessioni amministrative sono a carico del rivenditore e quest’ultimo….non sempre ne ha coscienza. Abbiamo poi il noleggio dvd, dagli aspetti contrattuali molto pericolosi, o altre attività legate ad abbonamenti in edicola dai riflessi ancora più oscuri è contorti.

Insomma, c’è un grosso fermento da parte della distribuzione per aumentare il proprio profitto attraverso le edicole oppure, dipende da come la si legge, si stanno presentando “nuove opportunità per il settore”.

L’unica cosa importante è avere piena coscienza di ciò che si sta facendo, attraverso il confronto con i colleghi e con le Associazioni di categoria,  anche attraverso il semplice “guardarsi in giro”.

 A malincuore stiamo riscontrando che non c’è un “progetto” per innalzare il livello commerciale dell’edicola ma una corsa per occupare spazi sul banco di vendita utilizzandoci come una sorta di parcheggio dei prodotti che altri hanno deciso di commercializzare attraverso i nostri punti vendita.

Il distributore e l’editore ci chiedono di essere commercianti ma non hanno la minima capacità di trattare l’edicola come un cliente. Sono strutture nate e cresciute con la grande copertura di un mandato di zona che impedisce alcun tipo di concorrenza nella distribuzione...non conoscono le basi del commercio.

Un’ ultima considerazione. Quando si tratta di quotidiani e periodici siamo legati ad un unico distributore ma quando si tratta di tutti gli altri prodotti…il mercato è aperto.

photo credit: onkel_wart (thomas lieser) via photopin cc