lunedì 30 settembre 2013

Isteria editoriale

Sembra che un gran fermento stia investendo il mondo distributivo ed editoriale tant’è che un sempre crescente numero di attività e offerte commerciali vengono proposte ai rivenditori di Milano e della sua provincia.

 Tutti i giorni vediamo cosa sta accadendo. Lo tocchiamo con mano. Le edicole chiudono e soffrono ma con noi ovviamente anche la distribuzione come gli Editori. Cosa sta accadendo quindi?

Da anni invitiamo i rivenditori a riscoprirsi commercianti ed imprenditori e quindi da un lato è piacevole quando un edicolante focalizza il suo interesse su un settore, anche se extra editoriale, perché ci crede. E' necessaria però più attenzione e professionalità quando si cominciano a percorrere nuove strade.  

Il motivo è evidente. Recuperare una scelta affrettata non è mai semplice e spesso impossibile. Quando si firma un contratto non sempre il recesso è consentito senza sostenere dei costi o quando si prendono verbali per occupazioni non autorizzate difficilmente i ricorsi vanno a  buon fine. Ci sono leggi norme e consuetudini che vanno rispettate e per l’Associazione recuperare ”dopo” a ciò che è stato sottoscritto con una fretta eccessiva non è semplice. Prendetevi tempo per approfondire scelte importanti per le vostre attività.

In questo momento alcuni distributori si sono buttati in maniera spregiudicata nel settore” commerciale” dimenticando l'importanza di massimizzare le vendite di prodotto editoriale e senza presentare la dovuta cautela e le giuste garanzie verso i rivenditori.

Abbiamo distributori locali che hanno proposto alla rete di vendita di diventare una sorta di “subagenzia” per una compagnia di assicurazione o di fare da ritiro di scarpe da riparare. Alcuni pubblicizzano in rete la possibilità di vendere in edicola il riso, bibite  e altro, nonostante sia proibito dalle norme vigenti.

Abbiamo poi i distributori nazionali che stanno correndo per posizionare espositori da dedicare alla vendita  di determinati prodotti editoriali in edicola, c’è il problema però che le concessioni amministrative sono a carico del rivenditore e quest’ultimo….non sempre ne ha coscienza. Abbiamo poi il noleggio dvd, dagli aspetti contrattuali molto pericolosi, o altre attività legate ad abbonamenti in edicola dai riflessi ancora più oscuri è contorti.

Insomma, c’è un grosso fermento da parte della distribuzione per aumentare il proprio profitto attraverso le edicole oppure, dipende da come la si legge, si stanno presentando “nuove opportunità per il settore”.

L’unica cosa importante è avere piena coscienza di ciò che si sta facendo, attraverso il confronto con i colleghi e con le Associazioni di categoria,  anche attraverso il semplice “guardarsi in giro”.

 A malincuore stiamo riscontrando che non c’è un “progetto” per innalzare il livello commerciale dell’edicola ma una corsa per occupare spazi sul banco di vendita utilizzandoci come una sorta di parcheggio dei prodotti che altri hanno deciso di commercializzare attraverso i nostri punti vendita.

Il distributore e l’editore ci chiedono di essere commercianti ma non hanno la minima capacità di trattare l’edicola come un cliente. Sono strutture nate e cresciute con la grande copertura di un mandato di zona che impedisce alcun tipo di concorrenza nella distribuzione...non conoscono le basi del commercio.

Un’ ultima considerazione. Quando si tratta di quotidiani e periodici siamo legati ad un unico distributore ma quando si tratta di tutti gli altri prodotti…il mercato è aperto.

photo credit: onkel_wart (thomas lieser) via photopin cc

sabato 28 settembre 2013

Edicola ma non solo!

Spesso i rivenditori ci chiamano per avere consiglio e indicazioni non solo in tema di distribuzione editoria ecc…ma anche, in tono generale, cercano “idee” da inserire nella propria attività.

E’ indubbio che l’attuale situazione economica non sta investendo il solo settore editoriale, anche se è uno dei segmenti più colpito dalla crisi dei consumi, ma la maggior parte delle attività commerciali ed imprenditoriali italiane.

Uno dei grandi problemi che hanno gli edicolanti è che hanno pochi momenti di confronto con i colleghi, complice anche il lungo orario di attività. 


Spesso non ci si conosce tra di noi e, purtroppo, la maggior parte delle volte ci si guarda non come colleghi ma concorrenti.

Prendiamo spunto dall’ idea e dalla voglia di crescere e cambiare di due amici edicolanti di Milano, per coinvolgere gli associati a S.N.A.G. in un processo che possa stimolare l’imprenditoria del rivenditore.

E’ evidente che ogni attività ha un suo mercato ed un suo bacino d’utenza, quindi un determinato progetto o prodotto non potrà aver riscontro per tutti. Ci sono rivendite situate in prossimità di scuole ed altre di uffici, altre ancora in zone commerciali o in aree con un “traffico veloce”. Ognuno ha la sua clientela ed il suo bacino d’utenza.

Siamo però convinti che una condivisione di modelli commerciali produttivi possa generare aumenti dei fatturati oltreché nuovo entusiasmo per il rivenditore.

Nei prossimi mesi raccoglieremo e diffonderemmo, con la vostra collaborazione, ipotesi che l’edicolante/imprenditore valuterà e giudicherà se applicabili o meno sul suo punto vendita, partendo da casi reali e concreti già operativi sul territorio.

Si terrà domenica 29 settembre un torneo di Yu-Gi-Oh! Organizzato da due rivenditori di Milano. Un momento felice per stare vicino ai propri piccoli clienti e per insegnare un gioco ai meno esperti. Chi volesse venire per informarsi e verificare una sua possibile organizzazione per la propria edicola Roberto e Enrico, i due edicolanti organizzatori, oltreché otre a noi , saremo a disposizione.

FB page organizzatore
Fan page S.N.A.G.  servizi

mercoledì 25 settembre 2013

Chi ha detto che gli edicolanti non protestano?

Forse in molti non si ricordano ma una silenziosa quanto efficace protesta nei confronti dell’immobilismo editoriale e della vacuità F.I.E.G. è in atto da circa due anni.


Una protesta concreta e rigorosa che prevede sostanzialmente la manifesta volontà di S.N.A.G. e dei suoi associati a non volersi attenere a quanto stabilito dal vigente accordo nazionale, e relative commissioni, nel voler determinare e imporre i turni di ferie e chiusure in generale. Vi ricordo il motivo. La cosiddetta "commissione ferie" è l'unico apparato attivo e funzionante tra quelli previsti dall' accordo.
Anche in questo caso la protesta è stata promossa dal solo S.N.A.G…peccato. Si sono avuti su Milano momenti di  "intenso dibattito" , e il risultato è stato di grande rilevanza oltre ad essere emersi alcuni aspetti importanti.

Primo fra tutti è che gli edicolanti hanno fatto le ferie e fanno le chiusure sia domenicali come anche in occasioni diverse, solo ed unicamente basandosi sulle proprie esigenze e necessità. Senza dover motivare, ma sempre comunicando per tempo ai fini logistici.

Nessuna particolare criticità è emersa se non in sporadici casi. L’attività di vendita del prodotto editoriale così come l'attività distributiva è comunque continuata sia a Milano come in Provincia senza alcun problema.

La protesta è ovviamente piaciuta ai rivenditori. Non hanno dovuto sentire i soliti diktat e non hanno dovuto inventarsi banali scuse, o peggio, per poter chiudere.

Mi chiedo se non si possano inventare forme di protesta simili dove l’edicolante non è costretto a dover subire ritorsioni o a dover gestire problemi, come nel caso di chiusura della propria edicola  per sciopero.

Sostanzialmente si è trattata di una protesta già vinta e riuscita in partenza, così come potrebbero essercene altre…speriamo però di essere in compagnia di altre sigle.

martedì 24 settembre 2013

Tendenza preoccupante. Edicole esclusive/non esclusive

La tendenza è preoccupante, e non si può far finta di non vederla. 
Aree cittadine una volta occupate da edicole esclusive stanno lasciando il campo a nuove realtà commerciali. 
Il bar o il tabaccaio sta fagocitando licenze, realizzando nuovi soggetti commerciali molto distanti dalla classica edicola. 
Punti non esclusivi che usano il prodotto editoriale come traino, di un commercio più redditizio.

L’edicolante “puro", ed intendo il non esclusivo così come definito dalla legge, rigido di fronte all'eventualità di una sua evoluzione e ancorato ad un mercato che si sta sempre più riducendo,  lascia spazio a punti vendita che tratteranno quotidiani e periodici alla stessa stregua di bibite o caramelle.

E’ possibile lasciare che il non esclusivo assorba il mio punto vendita o forse è meglio che io assimili le caratteristiche del non esclusivo diventando “io” una nuova realtà commerciale? 

Questa sarà la sfida, ed è già partita.


lunedì 23 settembre 2013

Editori! Più bravi a regalare che a farsi leggere

Strategie isteriche e confuse. Un prodotto svalutato, senza prezzo, che nessuno vuole . E' diventato questo il  “Corriere della sera”? Tra un pò dovrà pagare per essere letto? Scandalose proposte di abbonamentoda far impallidire qualsiasi imprenditore. Quale sarà la prossima offerta? Un ufficio in via Solferino a €100,00 al mese compreso nell'abbonamento?

Il mondo editoriale sia per i quotidiani come per i periodici non è nuovo a strategie di facciata tese solo ad aumentare in maniera forzata e molto dubbia, diffusione e vendita. Anzi, nel totale silenzio del mondo dei media da quasi 20 anni, sostenuti da numeri “autocertificati”, il mondo editoriale millanta indici di lettura e di vendita con alchimie sempre più complesse creative.
Vediamo ora però che invece di pensare a ”vendere” il buon “ Corriere della Sera” oltre ad aver ceduto casa propria svende se stesso, e il lavoro dell’azienda, con abbonamenti al digitale con il 95% di sconto.
Nulla di nuovo. Chi pensava di potersi dimenticare del favoloso periodo “ delle vendite in blocco” e dei numeri sparati si dovrà ricredere.

Quale futuro può avere il prodotto editoriale in Italia  se in 20 anni gli editori, non hanno capito che un prodotto si può vendere e non solo regalare?
Quale futuro potrà avere la rete di vendita Italiana se gli sforzi delle commissioni preposte si muovono in funzione di un passaggio dalla carta al digitale con logiche che si sono dimostrate fallimentari negli anni?

La crisi di oggi non è nata negli ultimi anni, semplicemente è emersa ora, ma ha radici nella fine degli anni 90.



mercoledì 11 settembre 2013

Si riparte

Si riparte! Tra TARES, IMU, COSAP e aumenti A.T.M. riprendono le sfide che un settore, presente e produttivo come il nostro, deve affrontare nonostante una crisi dell’editoria e un ristagno dei consumi senza precedenti.

Sono cambiate anche le norme e l’approccio delle amministrazioni Comunali. Inutile nasconderci dietro un dito, ma l’incertezza normativa sta portando alcuni Comuni a ritenere il nostro settore non più soggetto a licenza mentre per altri, correttamente, viene mantenuta la programmazione delle licenze.


E’ vero anche che, al di là di tutto, il problema non è solo il numero di edicole presenti sul territorio, ma come e se il nostro settore sarà in grado di raggiungere le performance che ci hanno sostenuto negli anni passati.
Le nostre attività nei prossimi mesi saranno protagoniste di diverse ipotesi per un rilancio del settore:

Un progetto di valorizzazione del punto vendita sviluppato con il Comune di Milano
-   Nuovi progetti pubblicitari per i punti vendita
-  Ipotesi di collaborazione con A.T.M. per le rivendite di metropolitana
-  Estensione del progetto Wi-Fi Free - LUNA Nuovi servizi per i punti vendita
- Acquisizione di nuovi prodotti commerciali
-  Possibilità di vendita di abbonamenti “Car-Sharing” per alcuni punti vendita in prossimità delle isole digitali




photo credit: Pensiero via photopin cc

domenica 8 settembre 2013

Inizia l’era I2.zero?

Il programma che abbiamo avuto il piacere di conoscere, al suo stato embrionale, con la presentazione da parte del Distributore Locale AGIEMME in un lieto momento d’incontro delle rivendite milanesi, continua la sua corsa per l’informatizzazione della rete di vendita.


Il lavoro ed i test a cui sono sottoposte alcune edicole milanesi genera attenzione, lavoro, entusiasmo e innumerevoli release nate anche nel periodo estivo.

 E’ ancora presto perché il programma raggiunga le performance di “inforiv”, vero è comunque che l’interesse sul progetto è massimo da parte de Distributore di Milano M.D.M. ( AGIEMME si è fusa nel mese di giugno con M.D.M. in unica struttura distributiva), inoltre  analoghi test stanno avvenendo in altre aree distributive.
E’ incominciata l’era di I2.ZERO?




Aggiornamenti del mese di agosto