mercoledì 6 giugno 2012

WI-FI a Milano con la tua edicola

Le edicole di Milano fanno informazione anche con le nuove tecnologie!
Edicole informazione e...il futuro possono coesistere?



Il processo iniziato oramai un anno fa e che ha visto S.N.A.G. Milano quale partner di Rotopubblicità e Futur3 ha raggiunto un grande successo.

Dopo lungaggini di carattere tecnico la quasi totalità delle edicole coinvolte ha avuto l’installazione della linea WI-FI

Tra il 2011 e  il 2012 si è dato inizio ad un grande progetto che ci ha consentito di portare internet in tutte le edicole di Milano gratuitamente, mettendole anche in grado di offirlo altrettanto  gratuitamente 24 su 24 a tutta la propria utenza,  e per poter generare innovativi modelli di business per la rete di vendita.

Essendo quindi giunta al termine questa prima fase del progetto invitiamo i  rivenditori a contattarci per fare parte di questo nuovo importante progetto.


lunedì 4 giugno 2012

Addio Panorama!

Il nuovo “Panorama” con l' ennesimo restyling riapre i giochi per creare un nuovo mondo fatto di falsi numeri e finte diffussioni. Arrivato al quinto  rilancio in pochi anni e alla quinta idea vincente, ci si chiede se la sesta non sarà quella giusta, visto che l'ultima trovata avrà fatto contento qualche inserzionista pubblicitario ma nel contempo ha annullato la collaborazione della rete di commerciale italiana. Le edicole.

L’ambizioso quanto surreale claim 'la tua opinione e' un fatto' è stato accompagnato dal malcontento di ogni edicolante italiano, nell'aver appreso di essere solo un ingranaggio delle molte bugie che, quello che fu un importante settimanale, si dovrà inventare per tenere alte tariffe pubblicitarie, diffusione ed abbionamenti. Ci si chiede cosa rimanga di un importante giornale che si regala con l’80% di sconto, che regala 42 numeri e che accompagna ovviamente l’abbonamento anche nelle sue versioni elettroniche. Il rilancio arriva svendendosi in ogni modo nella speranza di far credere al mondo che ci sia un boom di abbonamenti nelle versioni disponibili con i vari device.

Per decenni attraverso gli accertamenti A.D.S. e con tirature drogate, generate dalle dichiarazioni degli stessi editori ( basta controllare da chi è gestito il gioco) si è tenuto in piedi un mondo fittizio di presunte diffusioni e vendite. Ora altrettanto si tenta di fare, facendo credere che le versioni elettroniche potranno sopperire all’inarrestabile crollo diffusionale, di vendite e dei risibili numeri ottenuti dal web. Credono di poter imbrigliare il nuovo lettore facendo intendere di poter fare informazione con le logiche della carta ma la realtà è ben diversa. Si può capire il terrore che oramai sta attanagliando gli editori. Abituati ad essere padroni in edicola e padroni nell'informazione. E nonostante tutti i dubbi che abbracciono il mondo dell'editoria gli stessi editori preferiscono abbandonare le certezze e corrono verso una nuova e giovane amante ma...

l’unica cosa che  hanno ottenuto è di rendere esplicito l’abbandono della rete di vendita.

Addio Panorama!

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di cui



TESTATE
Tiratura media
Diffusione media
Resa
TOTALE VENDITA
Vendita canali previsti dalle disposizioni di legge
Altre vendite
Abbonamenti pagati
TOTALE PAGATA
PANORAMA
445.245
338.748
104.688
168.889
163.567
5.323
163.376
332.265

Panorama è senza prezzo

Panorama si regala

Panorama si regala in ogni modo
Panorama...non ha più nulla da dare!


domenica 3 giugno 2012

S.N.A.G. ricorre contro gli abbonamenti

Quali canali usa l’editore per raggiungere il suo possibile cliente e proporre un abbonamento? Il suo giornale, nel quale riporta offerte strabilianti, il web solo negli ultimi anni , con risultati discutibili, piccole operazioni attraverso GDO e qualche libreria.


La rete di vendita è il maggior procacciatore per l’editore dell’abbonato. L’edicolante nel vendere si toglierà possibilità di vendita.
L’assurdo assioma che ha sempre sostenuto l’Editore è che:”  Il cliente abbonato è differente nella sua natura dal cliente che si reca in edicola, quindi è escluso il drenaggio del cliente dalla rete di vendita”. Vien quindi naturale allora chiedere per quale motivo mettano queste offerte nelle riviste che noi vendiamo. La realtà è che senza di noi dovrebbero ricorrere a costose quanto inutile campagne per raccogliere abbonati
Alcuni mesi fa lo S.N.A.G. ha presentato ricorsi d’urgenza a diversi Giudici scegliendo un Tribunale del Nord Italia (Milano), uno del Centro Italia e uno del Sud Italia. Come è possibile leggere a questo link di Azienda Edicola, l’esito non è stato positivo, il che non vuol dire che non sarà una strada da continuare a percorrere, quella della magistratura ordinaria.
Come è possibile competere con questi sconti? Come può l’edicolante con il suo 19% defiscalizzato competere con più dell’80% di sconto? Cosa può inventarsi il rivenditore per conquistare il cliente abituale sapendo che se questo si abbonasse avrebbe un grande vantaggio economico? Ma…non è che poi il cliente penserà che questi siano gli aggi della rete di vendita?




photo credit: aldoaldoz via photo pin cc

Editori!Fuori le idee!

Dire che qualcosa si muove sarebbe ottimistico ma fatti importanti stanno accadendo. Non si sa perché ma quando si parla di “edicole” sembra che qualcosa di profondamente innovatore si profili sempre all’orizzonte ma mai si arriva al momento cruciale, quando cioè si deve rivelare l’importante cambiamento.
Oggi attendiamo, come anche ieri e forse anche domani. Ma il mercato non guarda nessuno. Ogni giorno ci evolviamo non per contrastare ma per capire il più banale ma importante dei concetti:”Cosa desidera il cliente”. Sappiamo cosa non vuole, fatichiamo invece a capire invece cosa desidera.

 I distributori locali sono oggi impegnati a risparmiare su tutto e a capire cosa possono vendere di alternativo nelle loro aree di distribuzione, applicando però le stesse logiche che hanno sempre usato fino ad ora. Fallimentari quindi. I distributori non sanno vendere. Sanno portare, non sempre bene, un pacco da qua a là, facendo attenzione che non si perda qualcosa nel tragitto. Non hanno figure commerciali al loro interno e oggi non hanno nemmeno risorse per pensarci. Abbiamo così oggi la corsa dei distributori locali ad impostare programmi gestionali per edicola, approfittando del collasso di inforiv, dove buttare dentro alternative al di fuori dell’editoriale. Ma sono destinati a fallire. La loro immagine nei confronti della rete di vendita è tale da aver generato diffidenza e quando si parla di prodotto commerciale, quindi senza il monopolio distributivo, la fiducia bisogna guadagnarsela.

Gli Editori invece continuano a guardare dalla finestra e forse nemmeno questo, altrimenti qualcosa capirebbero. Sono oramai passati decenni da quando hanno deciso di puntare sulla pubblicità e sulle false diffusioni. Oggi non sanno più come comportarsi. L’art.39 non ha certo portato una liberalizzazione del settore dell’edicole e dell’editoria, ma ha dato un pesante stop ad un abominio diffusionale che veniva perpetrato ai danni degli edicolanti italiani. Ma, come tutti sappiamo,ricevere e mettere in resa un prodotto è un costo per tutti, vendere…è un'altra cosa. Siamo al momento del: ”fuori le idee”, ma non si sa a chi dirle. F.I.E.G. inesistente, i tavoli istituzionali saltati, successivamente alle disdette dell’Accordo nazionale.
 Si apre la fase dove ognuno si muove per conto proprio? Questo link riporta ad  un interessante discussione di un distributore nazionale e alle sue proposte. Certo C.D.M. Italia non è particolarmente noto per i titoli in distribuzione. Sicuramente verrà ricordato per aver buttato sul tavolo ufficialmente delle idee. Senza entrare nel merito dell’offerta fatta, che ad alcuni piacerà e ad altri meno, il solo aver fatto una proposta è una rarità nel nostro campo. La motivazione è semplice, nessun aspetto concorrenziale è mai stato previsto nel settore e gli obblighi contrattuali sono sempre stati tali e tanti che…nulla c’èra più da da dare.
Se si è aperta una nuova fase storica per il nostro lavoro è forse presto per dirlo. Basta poco per neutralizzare quanto prevede l’art.39 e sicuramente molti ci stanno già lavorando da mesi. La paura del mercato è di tutti. Troppo abituati a dare tutto per scontato. Io ho la mia autorizzazione alla vendita, il distributore ha l’area distributiva e il mio conto in banca in mano, il Distributore Nazionale comanda, l’editore…gioca. Ma…al di là delle nostre paure l’unico che alla fine comanda è il cliente e se non ci inventiamo nuove regole smetteremo semplicemente di essere filiera per diventare commercianti il che non necessariamente è il peggiore dei mali.