mercoledì 25 aprile 2012

Art.39 e Accordo Nazionale

Milano e provincia hanno dato quindi inizio alle consultazioni con i Distributori locali per quanto concerne l’applicazione dell’art 39 nelle varie zone distributive.
Il messaggio è chiaro come da indicazioni Nazionali:” applicazione dell’art.39”. Senza affrontare accordi di piazza limitativi e controproducenti. L’edicolante deve sapere che ha dei diritti dettati dalla legge e dei doveri nei confronti della parità di trattamento e soprattutto della propria attività. Ci saranno magari i rivenditori che avranno necessità di rendere ed altri che sentiranno il bisogno di acquistare. L’unica certezza è che la professionalità farà la differenza sia per il rivenditore come per il distributore locale.Logiche di mercato entrano nel nostro settore, anche se in forma blanda. Nulla quindi che possa limitare l’art 39 se non la professionalità dei soggetti coinvolti.

Si tenga inoltre presente che la recente disdetta da parte di N.D.M.,accompagnata anche da A.Na.Dis, associazioni di distributori locali, gettano ulteriori importanti interrogativi sulla natura stessa del nostro Accordo Nazionale. Ha ancora senso parlare di aspetti quali il conto deposito o la Commissione Ferie o la stessa permanenza del prodotto ora che siamo in un campo dove l’editore ha la necessità di blandirci per poter essere esposto o venduto? Tutto è cambiato, tanto più che i distributori locali non sono più soggetti coinvolti dall’Accordo. Li vogliamo tra di noi? Cosa dovremmo dare per poter fare un accordo che li coinvolga?Anzi…abbiamo ancora qualcosa da dare?
 Io direi niente, lasciamo che il mercato faccia il suo corso e parliamo di accordo commerciale e basta.

Chiusure sempre più libere

Non firmare un verbale è un conto fare quello che si vuole un altro. Da circa due mesi oramai i rivenditori di Milano e Provincia che desiderano chiudere con modalità non previste dall’Accordo Nazionale…lo fanno.

 Le note negative sono state di poco conto. Un letterina della F.I.E.G., il cui contenuto quasi non me lo ricordo, alcune letterine di altri soggetti istituzionali che non condividono la nostra posizione... Grande soddisfazione della rete di vendita! Questo è ciò che conta e questo è il nostro lavoro.
Solo un distributore locale si è messo di traverso, preferendo effettuare la consegna della merce assumendosi però il rischio di eventuali furti. Lo stesso giorno, avuta comunicazione dal Distributore che la consegna sarebbe ugualmente avvenuta perché gli Editori sostengono che la bassa redditività domenicale di un punto vendita non sia sufficiente per giustificarne la chiusura, è partita anche la nostra regolare diffida ed i rivenditori hanno fatto ciò che dovevano.
Si aggiungono inoltre alla lista delle Provincie che disattendono quanto previsto dalla Commissione anche Como e Lecco.

  1. Bari
  2. Belluno
  3. Brindisi
  4. Foggia
  5. Lecce
  6. Lodi
  7. Lucca,
  8. Matera
  9. Milano
  10. Napoli
  11. Padova
  12. Palermo
  13. Potenza
  14. Prato
  15. Sassari
  16. Taranto
  17. Trapani
  18. Treviso
  19. Verona

domenica 22 aprile 2012

QN abbandona il rivenditore

Non ci si sorprende che l’editoria vada a rotoli e che oramai il mondo delle edicole, che eravamo abituati a conoscere, sia oramai sotto una sempre più veloce evoluzione che si discosta sempre di più, per assurdo, dal nostro core business di ieri.
QN mente ai suoi lettori gettando discredito sulla rete commerciale
Quanta ignoranza! Quanta pochezza! Che delusione ci sta dando Qn! La cosa più irritante è che molti lettori diranno:” E’ vero le edicole sono sempre chiuse!”. L’ignaro lettore che il primo maggio farà il ponte forse dimentica che circa 650 edicole a Milano  saranno aperte per 8 ore. Il lettore non saprà che mentre si godrà il ponte del 25 aprile si addenterà una salamella sotto l’albero l’edicolante di Milano non vedrà l’ora di correre a casa per sedersi a tavola con la famiglia  pranzare e andare a dormire perché anche il 25 aprile le edicole sono aperte otto ore. Dimenticavo! Il due giugno lavoriamo otto ore e anche a ferragosto. I’ipocrisia di un giornale un tempo vicino alla rete di vendita è veramente mortificante. Il lettore e anche QN non sanno che i punti non esclusivi, escluse le GDO a Milano si contano sulle dita delle due mani. Perché? Provino gli editori a pensarci…Vi diamo una mano. Perché Voi non fate guadagnare. Voi siete un costo. Lo siete per la rivendita esclusiva così come la non esclusiva ed è per questo che anche il vostro progetto dell’edicola madre ( ero un bambino quando se ne parlava) non è mai andato in porto.


Le edicole aperte la domenica? Mi viene da ridere. Fino a ieri lo eravamo domani…vedremo.

Informatizzazione e trasparenza

Mentre ci avviciniamo al tramonto dell’informatizzazione con un programma che doveva essere “in potenza” il simbolo della trasparenza, e che avrebbe dovuto portare armonia nella filiera, togliendo così dubbi di scorrettezza da parte di taluni soggetti, assistiamo, per la piazza di Milano, ad una palese modifica dei nostri database con l'azzeramento degli errori commessi dall'agenzia.
Cosa è accaduto? Viene diffusa la pubblicazione “case da Abitare” con uno  sconto errato e maggiorato. L’agenzia se ne accorge addebita la differenza d’imperio a 650 edicole modificandone il prezzo di cessione nei singoli sistemi informatici.Risultato. Nessuna traccia dell’errore commesso dall’agenzia, se non piccoli ma non chiari riferimenti in alcune schermate (la funzione ricerca movimenti).
Questa è trasparenza? E’ questa l’ informatizzazione che abbiamo sognato e verso cui stiamo andando?
Casi di questo genere sono già capitati ma mai come in questo momento è opportuno riflettere.
Riportiamo quanto inviato ai soggetti coinvolti.
Milano, 16  aprile 2012
Spett. MDM srl
alla cortese attenzione del dott. Lenci
Spett. MDM srl
alla cortese attenzione del sig. Angelo Borsa
Spett. MDM srl
alla cortese attenzione del sig. Dario Sala

e p.c.   Spett. Snag Nazionale
alla cortese attenzione del sig. Renato Russo
Spett.le Snag Circondariale di Monza
alla cortese attenzione del sig. Carlo Monguzzi
           
            Egr. Sig. Caniglia Alberto
            Snag Provinciale di Milano

In data 12 aprile u.s. c’è stata una correzione del prezzo di cessione della testata “Case da Abitare”, successivamente alla nostra segnalazione.
Indipendentemente dalla legittimità o meno della procedura che è andata a correggere addebiti risalenti a giugno 2011, aspetto che desideriamo approfondire in altra sede, dobbiamo rimarcare che ciò ha inciso, a nostro avviso, in maniera negativa sulle anagrafiche di Inforiv.
La correzione del prezzo di cessione è andata a sovrapporsi al precedente prezzo generando un azzeramento del dato errato e restituendo solo quello corretto. La funzione “ricerca movimenti” non consente una verifica del tipo di errore accaduto.
Nell’allegato numero 1 emergono gli addebiti errati. Successivamente le evidenti discrepanze risultano normalizzate.
Riteniamo che la funzione del software non debba essere circoscritta ai numerosi aspetti gestionali ma anche essere finalizzata ad una trasparenza del sistema contabile del rivenditore.
L’aver “eliminato l’errore” dai database dei rivenditori di Milano, anche se è dovuto per motivi tecnici, è un atto che genera sfiducia e dubbi sul sistema, se non riesce a dare più alcuna possibilità di controllo.
Chiediamo pertanto una verifica tecnica ed una valutazione sulla legittimità di quanto accaduto.
Cordiali saluti.
  

TG SNAG del 20 aprile

Pubblicata la nuova edizione del TG SNAG, l'appuntamento informativo dello S.N.A.G. Nazionale

  1. Convenzione Assicurativa Allianz – sconti tra il 10 e il 25% per gli associati. Maggiori dettagli sulla nuova opportunità per gli associati S.N.A.G. si possono trovare a questo indirizzo. Preventivi online qui.
  2. N.D.M. si ritira dall’adesione all’accordo nazionale – I primi effetti della nuova legge emergono con la più plateale delle azioni. Network Diffusione Media, associazione nazionale di distributori locali con le sue 38 aziende associate abbandona il sodalizio con la rete di vendita sostenendo che:” L’accordo nazionale è superato ed incompatibile alla luce delle nuove norme”. Chi può dargli torto? A questo indirizzo alcune considerazioni del suo Direttore Dott. Stefano Micheli
  3. Dolce & Gabbana acquistano una rivendita a Milano. Dopo discoteche locali e hotel…tocca alle edicole?
  4. Gli edicolanti del Veneto chiedono l’ampliamento dei prodotti da vendere in edicola. Acqua e  lattine come Piemonte,  Valle d’Aosta, Sardegna e Trentino. Lo SNAG Verona interviene per dare nuove opportunità alla rete di vendita.
  5. Play media Company - Entro la fine del mese si concluderà l’acquisizione di alcuni nuovi mensili
  6. Stop alla rassegna stampa della Camera tra le polemiche

…e molto altro

Max e la Gazzetta...sempre più sfacciati

R.C.S., il mensile Max e la Gazzetta dello Sport, sanno come tenersi vicini più di 30.000 punti vendita. La ricetta non è nuova. Utilizzata da anni con un fine ben preciso e dai risultati sorprendenti. 
Max aumenta improvvisamente la diffusione...
Incattivire la rete commerciale, oramai sempre più libera autonoma e, non in senso negativo, sbandata è oramai la sorprendente strategia editoriale. Contro ogni logica lavorano contro la struttura in Franchising più estesa al mondo. Drenare fatturato al rivenditore promuovendo l’abbonamento al diretto al cliente con il 72% di sconto, drogare i dati diffusionali di vendita per buttare fumo negli occhi degli inserzionisti. Il tutto per piazzare un prodotto oramai morto con un canale al collasso, pestando i piedi all’intera rete commerciale. Unico soggetto attivo e che  genera soldi freschi e reali nel mondo editoriale.

W allora il prodotto non editoriale che soppianterà gli spazi occupati dalla gazzetta dello Sport, da Max e da coloro che non hanno bisogno della rete commerciale. Meglio un frigorifero da banco della Coca-Cola, come sta accadendo in Piemonte, Sardegna, Val d’Aosta e nel Trentino. Perché occupare spazio per delle bare? Non stanno producendo reddito e non vogliono che producano reddito attraverso noi. Diventiamo sempre più commercianti ed imprenditori, perché il mondo editoriale ci ha dimenticato da tempo e non ha alcuna intenzione di rivalutare la funzione di vendita del prodotto. Attende solo di poter soppiantare il vecchio con il nuovo.

Riportiamo quanto inviato ad R.C.S. in data 17 aprile coinvolgendo le rivendite di Milano sull’ennesima scellerata promozione. 


Spett. RCS MEDIA GROUP spa

alla cortese attenzione del dott. Lelio Alfonso

Gent. Dott. Andrea Rossi

Direttore Responsabile “MAX”

e p.c. Spett. SNAG Nazionale

         A tutti i rivenditori di Milano e Provincia
         aderenti allo Snag Confcommercio


In riferimento alla promozione di mercoledì 11 aprile che ha visto l’abbinamento “Max/Gazzetta dello sport” teniamo a fare alcune considerazioni.

L’operazione è stata vista in maniera assolutamente negativa dal rivenditore in quanto sfacciatamente in opposizione ai modelli commerciali usuali ed in ogni caso perché scorretti nei confronti della rete commerciale.

Il guadagno dell’operazione per il rivenditore non c’è stato. La rete commerciale non vive di pubblicità. L’abbonamento riportato all’interno del mensile con la sconcertante proposta di sconto al cliente del 72% ha generato un ulteriore drenaggio di clientela per l’edicolante. Per la rete di vendita promuovere il vostro prodotto è controproducente.

Il dover mantenere la testata “Max” più di 30 giorni presso il punto vendita anticipandone l’importo con la certezza di non avere possibilità di vendite se non in numero risibile nell’arco del tempo, accresce ulteriormente il divario creato nei confronti della pubblicazione.

Risulta per noi evidente che la vostra Casa Editrice ha saputo dimostrare la sua solidità finanziaria con il paradossale sconto praticato nei confronti dell’abbonato, oltreché dalle migliaia di copie regalate, e che per raggiungere i clienti, non avete bisogno ne desiderate il supporto della rete commerciale.

Vista la  breve disamina di quello che ha generato nella rete commerciale “l’innovativa” forma promozionale, ma fiduciosi dalle importanti novità normative recentemente approvate, ci congediamo augurandovi un buon lavoro ed anticipandovi che i rivenditori di Milano e Provincia verranno invitati ad offrire una maggior  attenzione ai soli editori che dimostrino interesse per il lavoro, la collaborazione e la professionalità dell’edicolante.


   



venerdì 13 aprile 2012

Edicole e art. 39

Cosa è cambiato? Parliamone in edicolese! Abbastanza per aver reso vecchio il nostro Accordo Nazionale, a sufficienza per “gelare il mondo distributivo” e per riaprire le prospettive di un Accordo  dal carattere commerciale e non solo normativo.

1.    L’art. 39 non ha eliminato le licenze. Modifica l’art. 5 del D.lgs n.170 e sotto un profilo strettamente letterale non modifica i parametri previsti dal medesimo decreto in tema di autorizzazione alla vendita. Nonostante questo molti aspetti devono essere comunque verificati (vedi  “Azienda Edicola”  n° 2).
2.    “Gli Edicolanti” – Le nuove norme riguardano espressamente gli edicolanti e tale termine è usato per la prima volta. Da una parte c’è una sorta di riconoscimento giuridico della nostra professione, dall’altra c’è da dire che non è affatto chiaro cosa si intenda con il termine “edicolante”.
3.    L’art. 39 modifica/integra, come abbiamo detto, il D.lgs 170, e quanto viene riportato ha una forte incisività per il nostro lavoro con valore di LEGGE. Si supera, pertanto, l’incisività rappresentata dal nostro Accordo Nazionale la cui valenza giuridica è molto limitata. Ciò che viene consentito dalle nuove norme ha valore di legge.
4.    Gli edicolanti possono vendere qualsiasi altro prodotto presso la loro sede nel rispetto della normativa vigente”. Ad una prima lettura potrebbe sembrare che si possa vendere ogni tipo di prodotto. In realtà si tratta di una affermazione di principio generale che ha una sua declinazione Regionale e anche Comunale. Stiamo intervenendo con la Regione Lombardia per poter rendere fattiva questa possibilità allargando le opportunità di vendita dei rivenditori oltre a quanto le normative attuali consentano.
5.    “Gli edicolanti possono praticare sconti”. Gli edicolanti possono praticare sconti non i distributori. Inizialmente erano state avanzate proposte di legge che andavano ad intaccare l’obbligatorietà a mantenere il prezzo di cessione del prodotto editoriale alla rete di vendita (esclusivi e non esclusivi) identico sul tutto il territorio nazionale. Poi questa proposta è…scomparsa. Nasce però una norma che concede all’edicolante questa facoltà…non ad altri soggetti. Forse vuole dare una parvenza di liberalizzazione del costo dei prodotti, il fatto è che per un edicolante fare uno sconto ha poco senso. Sicuramente non avrà seguito sulla rete di vendita considerato anche la difficoltà fiscale per seguire tale norma.
6.    “Gli Edicolanti possono restituire in compensazione il materiale fornito in conto vendita defalcandone il valore sulle successive anticipazioni”. Queste poche righe sono in grado di sconvolgere l’attuale assetto distributivo e di vendita sul territorio nazionale. Molti danno per scontato che “rifiutare un prodotto” inviato dal distributore sia normale e logico. Nella realtà era una violazione delle norme vigenti. Parecchie migliaia di edicole sul territorio hanno ora il diritto di respingere il prodotto per compensare le successive anticipazioni, ovvero abbassando il valore dell’estratto conto. Tale norma va a sovrapporsi con quanto previsto dall’Accordo Nazionale su tale ambito generandone la nullità. Il vigente Accordo Nazionale art. 13 prevede che: “Fermo restando il principio sancito dal punto 5 dell’art. 10 nella parte relativa ai compiti del rivenditore, in nessun caso il rivenditore può effettuare la resa prima del termine di permanenza del prodotto editoriale”.     Importante è anche non confondere il concetto di “Conto vendita” con “Conto deposito”. Tutto il prodotto nelle nostre edicole è sostanzialmente in conto vendita, parte di esso viene inviato con pagamento a 60 giorni, ovvero il…conto deposito. Pertanto, la norma abbraccia la totalità dei titoli ricevuti in edicola.
7.    “(…) la mancata fornitura, ovvero gli eccessi o i difetti di fornitura ingiustificati da parte del distributore, sono pratiche commerciali sleali” – Gli edicolanti con questa norma hanno la possibilità di far valere i propri diritti denunciando eventuali pratiche commerciali sleali. In questo caso si parla comunque di dover dimostrare l’illecito e di ricorrere alla Magistratura ordinaria.
8.    “Le clausole contrattuali contrarie alle disposizioni dell’art. 5 del D.lgs. n° 170 sono nulle ma non viziano il contratto cui accedono”- Spesso i distributori locali riescono ad ottenere dai rivenditori, data la loro posizione dominante nei confronti della rete di vendita, firme su contratti di fornitura che vanno a derogare, o a specificare norme già in essere in favore della distribuzione o ad aggiungerne altre. Attraverso questa norma si è ottenuto che qualsiasi contratto che contrasti con gli articoli specificati dal 39 è nullo senza compromettere il rapporto di distribuzione.  

Ecco il testo completo:
Art. 39 Liberalizzazione del sistema di vendita della stampa quotidiana e periodica e disposizioni in materia di diritti connessi al diritto d’autore.
1. All’articolo 5, comma 1, dopo la lett. d) decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 sono aggiunte le seguenti:
d-bis) gli edicolanti possono vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto secondo la vigente normativa;
d-ter) gli edicolanti possono praticare sconti sulla merce venduta e defalcare il valore del materiale fornito in conto vendita e restituito a compensazione delle successive anticipazioni al distributore;
d-quater) fermi restando gli obblighi previsti per gli edicolanti a garanzia del pluralismo informativo, la ingiustificata mancata fornitura, ovvero la fornitura ingiustificata per eccesso o difetto, rispetto alla domanda da parte del distributore costituiscono casi di pratica commerciale sleale ai fini dell’applicazione delle vigenti disposizioni in materia.
d-quinquies) le clausole contrattuali fra distributori ed edicolanti, contrarie alle disposizioni del presente articolo, sono nulle per contrasto con norma imperativa di legge e non viziano il contratto cui accedono.

Convenzioni S.N.A.G

Come potrete vedere da nuove pubblicità inserite nel “Giornale S.N.A.G.di Milano” sono state inserite nuove convenzioni ed opportunità esclusivamente per chi fa parte della nostra Associazione:
Agos  Ducato – finanziamenti a tasso agevolato fino ad € 30.000,00 con zero spese di istruttoria ( valida solo per Milano e Provincia).

Allianz s.p.a.  – Con decorrenza 2 aprile 2012 è in vigore la convenzione con Allianz s.p.a. L’associato potrà quindi accedere ad ogni forma di copertura assicurativa con una spesa inferiore. Per informazioni e contatti 800-686868

Mutuo Soccorso Cesare Pozzo – Si tratta della più grande società italiana ad offrire una vasta gamma di tutele e sussidi tra i quali i rimborsi sanitari per esami, visite specialistiche, infortuni, grandi interventi a integrazione del Servizio Sanitario Nazionale.

M.C.T. – in un momento di forte crisi editoriale è importante che il rivenditore si adegui alle esigenze del mercato integrando il prodotto in offerta con altre merceologie soggette ad i.v.a. ma con sconti nettamente più appetibili. I soli associati a S.N.A.G. hanno a disposizione buoni sconto fino a € 600.00 per l’acquisto di registratori di cassa. Qua i dettagli della convenzione.

Books – Solo con S.N.A.G. è possibile ricevere i più importanti libri in commercio e riscontrabili nella classifica dei più venduti ad uno sconto da libreria ma con condizioni di pagamento e resa da edicola!( valida al momento solo per Milano )

Prodotti per bambini -  Come è possibile riscontrare dalle pubblicità inserite i rivenditori possono ricevere  tutti i prodotti della sfera Pokémon, bey blade e i prodotti Gedis con condizioni uniche sia in termini di sconto come di gestione del prodotto. A tal proposito invitiamo ogni rivendita a confrontarci con altre ditte…  (convenzione valida solo per Milano e Provincia

Metrix s.r.l. – per fideiussioni parabancarie. Al momento stiamo trattando con le Agenzie di distribuzione l’accettazione del testo. Importanti novità sono comunque previste a breve

…e su molto altro si sta lavorando!

lunedì 9 aprile 2012

S.N.A.G. Veneto non firma!

Si allarga così la platea delle Province italiane che rifiutano la sottoscrizione del Verbale di Commissione 4 Provinciale in tema di agibilità della rete di vendita. Dallo S.N.A.G Veneto si apprende che altre Provincie hanno aderito.


Il fallimento quindi delle Commissioni sul territorio si sta facendo sempre più evidente. La fiducia concessa ad un soggetto che ha saputo solo tradire la rete di vendita si è sgretolata. Le rivendite, e solo in milano  e provincia si supererà il migliaio, che saranno legittimate, attraverso noi, ad operare in una maniera non più "servile" nei confronti degli editori, è altissima. Attendiamo quindi con gioia i "buffetti" che arriveranno da...da...come si chiama...ah si, F.I.E.G! per poter rispondere con tutta la delusione che sono riusciti a far accumulare in questi anni.
Al momento hanno aderito, attraverso l'Associazione S.N.A.G. e in alcuni casi anche con altre sigle le seguenti province:
  1. Bari
  2. Belluno
  3. Brindisi
  4. Foggia
  5. Lecce
  6. Lodi
  7. Lucca,
  8. Matera
  9. Milano
  10. Napoli
  11. Padova
  12. Palermo
  13. Potenza
  14. Prato
  15. Sassari
  16. Taranto
  17. Trapani
  18. Treviso
  19. Verona


martedì 3 aprile 2012

Una volta c'era F.I.E.G. Milano!

Una volta c'era la Commissione Ferie, l'immobilismo della F.I.E.G. e l'assurda volontà a bloccare tutto ciò che è semplicemente "lavoro", ha portato innumerevoli Province a rifiutarsi di concordare i turni di ferie con un soggetto non più qualificato.

Assieme a Milano, Lucca e Prato abbiamo così le città di Lecce, Taranto, Brindisi, Bari, Foggia, Matera, Potenza, Sassari, Napoli, Trapani, Palermo, che aderiscono alla protesta nazionale

lunedì 2 aprile 2012

S.N.A.G Firenze e Prato dicono no alla Commissione Ferie

Si allarga la protesta nazionale nei confronti di F.I.E.G.

Andrea Innocenti-Presidente Firenze


Lo S.N.A.G di Firenze e Prato si rifiutano di firmare il verbale di Commissione Prov. 4 ( più comunemente conosciuta come Commissione ferie).

L’immobilismo della Federazione Italiana Editori colpevole di aver reso improduttivo il lavoro di tanti, la volontà strategica a rendere ogni incontro inutile, rasentando in molti casi la mancanza di professionalità, hanno portato la rete di vendita a non riconoscere più nella F.I.E.G. quel ruolo che gli è sempre stato dovuto.

Rimaniamo in attesa di veder crescere la lista delle Province che non aderiranno ai turni di ferie assieme a Firenze, Milano, Prato.