venerdì 29 novembre 2013

S.N.A.G. Nazionale - comunicazioni

Importanti comunicazioni da parte dello SNAG Nazionale

L'obbligo dell' installazione del POS per tutti coloro che effettuano la vendita di prodotti o di servizi, anche professionali.
 Inutile dire che le difficoltà su tale aspetto sono abbastanza evidenti e non di natura "fiscale" ma solo legate ai costi di commissione per le transazioni.
 L'edicolante medio tratta in gran parte solo prodotti con prezzo imposto, prezzo di cessione fisso e uniforme ( prodotto editoriale) e soprattutto diversi servizi legati all'attività con aggi minimi e che non possono consentire l'onere della commissione, come documenti di viaggio ( 3%lordo), ricariche telefoniche ecc...

Commercio al dettaglio su aree pubbliche. Altro aspetto di grande rilevanza e che già da tempo desta forti preoccupazioni 



giovedì 28 novembre 2013

Ristampa GO NAGAI

Successivamente alla grande richiesta  di "GO NAGAI ROBOT" , l'editore ha provveduto per una ristampa.
 Allora i clienti ci sono! Forse allora è un problema di qualità del prodotto che l'editore diffonde sulla rete di vendita e che offre al cliente?

 Sempre difficile capire se alla base del problema c'è stato un numero di copie insufficienti, una cattiva distribuzione o l'aver colpito il giusto target con il giusto prodotto. 
Ognuno degli anelli della filiera ha solo un pezzo del puzzle che si va a comporre e sembra non ci sia alcuna intenzione di metterlo in condivisione.
Informatizzazione, vendite in tempo reale, assorbimento del prodotto, tracciamento del prodotto...tutte tecnologie disponibili da anni e oggi quasi banali ma....chissà perché non interessa a nessuno tranne a noi. 


Che ci sia qualcosa da nascondere?

domenica 17 novembre 2013

L'edicola! Cultura e informazione per il cittadino

Bellissimo articolo del Corriere della sera di oggi sul ruolo che riesce ad avere un edicolante nella sua zona. Un messaggio molto positivo lanciato dal giornalista che ha saputo interpretare anche il valore sociale e culturale delle edicole. Non un' attività che vende, fumo, alcol e promuove il gioco d'azzardo ma quei pochi metri quadrati destinati all'informazione alla cultura e dove si coltivano i rapporti con il cittadino. Bravo Roberto!


venerdì 15 novembre 2013

BOOKCITY 2013 - Edicole narranti

Si terrà dal 21 al 24 novembre la nuova edizione di “BOOKCITY”. Iniziativa, destinata alla promozione della cultura e della lettura di grande successo, voluta dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore (Fondazione Rizzoli “Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si sono affiancati la Camera di Commercio di Milano e l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani).

Quest’ anno Milano ospiterà un’ attore in più rispetto alla precedente edizione grazie al Distributore Nazionale Press-DI. Per la precisione saranno sei gli attori ed il messaggio che si vuole lanciare è rivolto all’utenza, alla clientela, al cittadino su tutto il territorio nazionale.
L’edicola come luogo per la lettura, la cultura, l’informazione.

Racconti di cronaca nera, delitti e grandi misteri verranno "strillati" dalle edicole della città.
Sei edicole di Milano si trasformeranno in set teatrali dove verranno raccontati alcuni dei casi più misteriosi della storia della città. Un modo unico per conoscere la storia di Milano e riconoscere il ruolo delle Edicole come patrimonio culturale e sociale e luogo di diffusione dell'informazione e della cultura.

Con Adriana Libretti, Lorena Nocera, Erika Urban, Marco Pepe, Nicola Sisti Ajmone
Promosso da Press-Di, Distribuzione Stampa e Multimedia

Le rivendite coinvolte sono situate nell’area definita “Via della lettura”.

PUNTI VENDITA E ORARI DEGLI EVENTI
sabato e domenica h. 10,30

·         Piazza San Babila
·         Duomo
·         Largo V Alpini
·         Cadorna Stazione
·         Piazza San Nazaro (solo domenica)
·        Piazza Lima (solo sabato)

Crisi dell'editoria o della distribuzione?

Spett.le M-DIS, immagino che abbiate ricevuto svariate richieste di rifornimento della testata “Peppa PIG 2013” e dei suoi simpatici gadgets oltreché della collezione della Gazzetta dello Sport ”GoNagai”. Fenomeni editoriali che oggi sono visti dalla rete commerciale come autentiche piccole speranze di reddito. E’ per noi un momento molto difficile

Sono quasi imbarazzato ad inviare questa mail, trattandosi di argomenti noti e più volte affrontati nel corso degli anni o anche dei decenni. Sono in difficoltà perché conosco, o almeno posso immaginare, le risposte e temo di dover incorrere nelle solite discussioni che spesso abbiamo dovuto inscenare. Siamo entrambi bravi a sostenere la proprie ragione.

Vorrei spostare l’ attenzione su un altro profilo. La rete di vendita non ha dubbi sul fatto che la GDO sia servita meglio indipendentemente dalle performance ottenute e da quanto le strutture editoriali possano sostenere. Lo sappiamo perché noi spesso ci serviamo da loro. Non abbiamo copie. Solo richieste e distributori locali che sono poco più di “postini specializzati”.  Abbiamo quindi un editore o un distributore nazionale che non sostiene la rete commerciale ma che crea nuovi competitors.

 Il problema non riguarda solo le testate del momento ma un gran numero di pubblicazioni. Non avendo voi alcuna percezione degli esauriti sulla rete di vendita non siete in grado di capire anche le trasformazioni in atto sul rivenditore. Un  limite che vi siete creati, che vi ha protetto e che ora vi sta soffocando. Se il settore editoriale non è più redditizio l’edicolante o chiude o vende altre merceologie, per cui il malcontento sfocia in ira e ha un suo sfogo in settori commerciali diversi da quello che hanno sostenuto il comune business e nascondersi dietro il distributore locale aumenta solo il divario tra noi.

Le normative consentono al rivenditore la vendita di prodotti diversi da quelli editoriali. I bar e i tabacchi acquistano edicole per pochi soldi e per poter vendere altro…L’edicolante pertanto si trasformerà, l’editore invece collasserà. La crisi dell’editoria per alcuni è tamponata con la riduzione dei costi per i piccoli imprenditori dalla ricerca di nuove opportunità di reddito.

Oggi la rete commerciale ha bisogno di partner e ci rivolgiamo a voi perché con voi siamo cresciuti. Questo non vuol dire che non si possano poi cercare nuove fonti di reddito in altri canali ma a questo punto il danno sarebbe comune oltreché dell’utenza che va a perdere professionalità e soprattutto specializzazione in favore di un nuovo soggetto che non sarà quello che conosciamo oggi.

Non entro quindi nella usuale richiesta di un aumento di copie e di una diversa logica diffusionale o commerciale, perché se fosse nelle vostre intenzioni, possibilità e capacità  avreste già operato in tal senso, ma in un offerta della rete di vendita come partner in un progetto imprenditoriale che non veda l’editoria come un settore dalle prospettive decadenti e marginali.

mercoledì 13 novembre 2013

Promozione "Gioia"

La piccola promozione che ha visto coinvolti un numero interessante di rivendite con la testata “Gioia” si è conclusa circa un mese fa. Tutto sarebbe andato bene se non per un  un piccolo problema. Nulla di che, ma deve comunque far meditare tutti quanti.
Sostanzialmente la promozione era assolutamente indolore per il rivenditore prevedendo un piccolo compenso economico. L’edicolante doveva, per quattro settimane, porre in posizione privilegiata la testata ”Gioia”.
 Nessun problema. L’operazione è nata in casa M-DIS ed è stata gestita da altra società di servizi legata alla logistica del distributore locale M.D.M. Prontamente questa società si è occupata nel mese di settembre di contattare i rivenditori raccogliendo le adesioni. I rivenditori hanno accettato prontamente e dopo due mesi...ci contattano perché non sono stati pagati e non sanno nemmeno a chi rivolgersi…
Apprendiamo ora che il contratto all’art 4.2 prevede il pagamento a 60 giorni. Nessun problema. Contatto quindi i rivenditori allarmati che mi dicono che non hanno alcun contratto in mano….
Onde evitare allarmismi e preoccupazioni i rivenditori sappiano che tra pochi giorni prenderanno il loro compenso ( dovete fare fattura…e le stanno aspettando…altrimenti…) ma chi ha torto e chi ha ragione? La società di servizi che, come è tipico nel nostro ambiente ha una seria difficoltà ad essere professionale, non lascia al rivenditore contratti ecc…o l’edicolante che non sa nemmeno con cui ha stretto il rapporto contrattuale?Non conosce il nome della società che gestisce il rapporto, un telefono....niente.


Io non ho dubbi sulla risposta e rimango dell’idea che, come da innumerevoli precedenti comunicazioni , se il mondo della distribuzione ci tratta in una certa maniera, forse….è perché ci lasciamo trattare in questa maniera.

Complimenti Alessandro

giovedì 7 novembre 2013

L'edicola - Infopoint naturale


martedì 5 novembre 2013

Tramonto inforiv?

Come da nostre precedenti comunicazioni, altri programmi per la gestione  delle nostre attività si stanno affacciando sul mercato. In alcune zone d’Italia distributori locali che utilizzavano Inforiv da anni, hanno già informato la loro rete di vendita che il programma non verrà più adoperato in favore di un ‘altro. 

Attualmente risulta molto difficile capire se ci saranno opportunità di rivalutazione del programma Inforiv che, ricordiamo, è un programma ceduto in sub licenza dal distributore locale ma che rimane di proprietà Promopres 2000 s.r.l. ovvero F.I.E.G.

Sostanzialmente il programma è stato messo da parte dal suo stesso creatore pertanto non verrà più implementato e non ci sarà più nessuno dedicato all’assistenza del programma a livello nazionale.

Il distributore locale di Pavia Macri s.p.a., che serve anche parte della provincia di Milano, ha già informato la rete di vendita che dal 1° febbraio 2014,  i2.zerosostituirà totalmente inforiv. Il Distributore D.I.F. s.p.a. di Bergamo ha fatto altrettanto. Questo non vuol dire che il nuovo programma sarà peggiore, ma che attualmente è "incompleto" rispetto ad INFORIV, ma auspichiamo che in futuro, attraverso la fattiva collaborazione tra DL e rete di vendita, raggiunga le stesse prestazioni dello stesso
  

E’ quindi importante che il rivenditore ragioni anche in virtù dei contratti di assistenza e di help desk che ha in essere con società esterne, affinché non sia costretto a pagarli per l’intero 2014. 

Crescere in maniera responsabile e professionale

In questo momento alcuni distributori locali di quotidiani e periodici stanno testando sulla rete di vendita una serie di servizi. Dalla lavanderia ed il ritiro delle scarpe rotte agli abbonamenti in edicola....la crisi è del settore non solo degli edicolanti.
Fermo restando che è evidente che il rivenditore, su aspetti di carattere tipicamente commerciale, è in grado di decidere se un' offerta sia vantaggiosa o meno, facciamo presente che è necessario in molti casi approfondire prima dei punti fondamentali.    

Primo fra tutti è, in caso di occupazione di suolo pubblico, sciogliere il nodo “autorizzazioni comunali”. Alcuni edicolanti presumono, sbagliando, che ciò che è sotto la propria tenda o tettoia, non necessità di autorizzazioni…sbagliato! Tutto ciò che appoggia a terra necessita di regolare autorizzazione, pertanto bisogna valutare con attenzione eventuali offerte di espositori. Stesso discorso vale per le edicole di metropolitana, anche se il permesso va codificato con A.T.M. Quanto si pagherà e se si pagherà qualcosa come COSAP è un discorso diverso, l’importante è che ci sia una regolare concessione.

Altro argomento importante è la partita I.V.A. Per poter commercializzare prodotti diversi da quello editoriale è necessario avere partita I.V.A. così come per poter ricevere compensi per prestazioni di servizio di varia natura. L’edicolante dovrà quindi fare una regolare fattura per poter recepire compensi.

Senza entrare, per ora, nel merito delle singole attività che vengono proposte al rivenditore, ricordiamo che avete a disposizione gratuitamenteun legale, un fiscalista e dei professionisti per valutare i contratti che vi vengono proposti pertanto vi invitiamo ad utilizzare tali servizi prima di accettare questo tipo di offerte.

lunedì 4 novembre 2013

Mondadori - noleggio DVD in edicola

Continua l’ondata di proposte da parte di Press-Di in favore delle edicole, con un progetto per il noleggio DVD.  Secondo taluni i risultati sono ancora incerti, ad altri ha invece acceso una luce di rinnovato ottimismo negli occhi.

Sostanzialmente si tratta di attrezzare il proprio punto vendita con  un semplice hardware in grado di contenere DVD destinati al noleggio. Un recente incontro con dei rivenditori di Milano ne anticipa un possibile  lancio su Milano.


Il giudizio sulla bontà dell’offerta o meno è in mano all’ edicolante che dovrà valutarne la potenzialità sul suo punto vendita . Diciamo che non comporta costi di attivazione o altri tipi di esborsi da parte del rivenditore nella sua fase iniziale ( a quanto ci risulta fino ad ora) e che rientra comunque tra i possibili servizi aggiuntivi del punto vendita, non certo un qualcosa di particolarmente caratterizzante o redditizio .

Emergono alcuni punti su cui è giusto però ragionare:

  1. Costo al pubblico del noleggio € 3,90 riconoscimento al rivenditore € 0,50. Addebito su estratto conto settimanale con a parte fatturazione del servizio. L’aspetto legato all’utilizzo dell’e/c per incassare è ovviamente un dato molto negativo e su cui non si può essere favorevoli. Il distributore è meglio se sta lontano da tematiche non specificatamente legata all’ editoria…
  2. Viene fornito un espositore con delle tasche per contenere depliant pubblicitari dei dvd noleggiabili,. Ricordiamo che l’espositore, nel caso si tratti di chiosco edicola, deve essere autorizzato dal Comune. Aspetto importante è ovviamente l’invio del materiale pubblicitario, diversamente il cliente non avrebbe la possibilità di scegliere il titolo a noleggio o di conoscere l'assortimento. Su tale aspetto ricordiamo che un competitor, che offre analogo, servizio forniva anche un semplice monitor wide screen 22’ su cui passavano le pubblicità, ovviamente l’aggiornamento avveniva attraverso internet.
  3. Il contratto non prevede nulla di particolarmente allarmante. Bisogna comunque prestare attenzione alle penali in caso di furto o mancata ri-consegna da parte del cliente del materiale. In caso di furto il rivenditore deve far denuncia ed è prevista una penale di €20,00 a DVD più € 150,00 ( presumo sia il costo dell’hardware). E’ pertanto consigliabile verificare il proprio contratto di assicurazione per un’eventuale rivalutazione degli importi. Dicono che sia una consegna dedicata anche se emergono dubbi in merito. Considerata la qualità del distributore italiano medio è comunque importante che consegna e ritiro del materiale non avvenga con l’usuale vettore.
  4. L’edicolante deve fare  una denuncia di inizio attività per il noleggio
  5. Inutile ricordarlo ma bisogna avere partita iva e deve essere emesso scontrino

C’è mercato per il noleggio dvd? E’ meglio la vendita diretta del prodotto? L'aggio è congruo o è troppo ridotto visto che la catena per il noleggio DVD è molto lunga? Difficile dirlo, Mondadori lancia un progetto e si vuole presumere un criterio nell’offrire questo tipo di opportunità. Per alcuni come offerta è un po’ tardiva ( dieci anni?) per altri è un qualcosa in più. L’importante è leggere il contratto ed informarsi prima.




Informatizzazione - F.I.E.G. è la grande sconfitta!

Da tempo se ne parla ed oramai siamo arrivati alla fine di una fase importante per l’informatizzazione della rete di vendita.
Il sogno e la filosofia di inforiv oramai è naufragata e la colpa può essere data solo al grande sconfitto della filiera editoriale, F.I.E.G.
Inforiv doveva servire per legarci tutti in nome della trasparenza e dell’ottimizzazione della diffusione per massimizzare le vendite contenendo le rese. L’interesse primario è indubbio che fosse dell’”Editore”. Un fallimento dovuto ad una mancanza di determinazione da parte di F.I.E.G. Inforiv non è mai riuscito a diventare uno strumento per la  trasparenza della filiera. “Errori” sulla cessione del prodotto, nelle sue più svariate sfumature, si sono sempre presentate, indipendentemente che un’area distributiva fosse informatizzata o meno. E’ un ottimo strumento di controllo, nulla di più.
 Sorprende che un progetto che avrebbe potuto far evolvere la categoria, la distribuzione e lo stesso approccio dell’editore al cliente finale, venisse considerato da chi rappresenta il mondo editoriale come…un gioco.

Lo scenario sotto l’aspetto trasparenza e diffusione non potrà migliorare con il nuovo programma. I2.zero potrà essere migliore, più libero e performante,  più completo ma ogni distributore locale lo gestirà in casa secondo le proprie capacità e necessità.

Poco o nulla inoltre si sa  del famoso progetto per l' autenticazione dei dati di vendita promosso dal Governo. Direi a questo punto che parole tipo certificazione o trasparenza non possano appartenere alla filiera editoriale se in più di dieci non si è riusciti a portare un certo equilibrio tra le diverse necessità. Una coperta troppo corta che non può soddisfare le esigenze dei diversi soggetti coinvolti dal processo di vendita della stampa in Italia.

Come ho già anticipato in questo post, che ognuno sappia sfruttare le potenzialità del nuovo programma, perché armonizzare il dato a livello nazionale è un interesse talmente ambizioso che non può essere perseguito dalla sola rete di vendita e dalle sue associazioni, ma ha bisogno di partner capaci e determinati ed oggi, purtroppo, siamo circondati solo da un grande individualismo, tante chiacchiere e molta approssimazione oltreché della mancanza della F.I.E.G. di una volta.