venerdì 30 marzo 2012

Si faccia la riforma dell'editoria!

Nuovo articolo a cura dello S.N.A.G. Nazionale pubblicato il 29 marzo su “il Giornale”.

Si riprende ciò che noi definiamo per semplicità “edicola madre” ovvero un sistema di consegna del prodotto teorizzato quando il giornale di carta aveva una portata ed un senso.
Non si sa perché l’On. Mazzucca abbia rispolverato vecchi concetti che non hanno mai avuto applicazione per il semplice fatto che l’aggio concesso per la vendita di prodotto quotidiano e periodico è talmente basso da non permetterlo.

L’editoria di carta sta vivendo il suo tracollo e il politico apre il cassettone della nonna per rispolverare ricette vecchie e bocciate dal mercato.

Buona lettura e per approfondimenti questo link

mercoledì 28 marzo 2012

Commissione Ferie Milano

Votare è utile! Ci si conta e si vede chi è contro e chi a favore, tutto il resto perde di significato. S.N.A.G. Milano sa di aver preso la strada più difficile e di averla presa da solo, certo che ci saremmo aspettati dai colleghi un sorriso piuttosto che un digrignamento di denti.

 Quello che abbiamo riportato in merito alle chiusure estive  e non solo e  al nostro rapporto con la Commissione ferie è chiaro e senza possibilità di fraintendimenti.
Alcuni propongono le ferie libere però con una pianificazione…..ma noi non facciamo politica pertanto ribadiamo quanto riportato nella nostra circolare. Altri millantano meriti non riscontrabili ed inesistenti vantandosi di presunti accordi per apparire quello che non sono  ma quando c’è da firmare….
Spiace trovarsi non appoggiati da altre Organizzazioni Sindacali ma si ha una grande soddisfazione nel poter soddisfare le richieste degli edicolanti senza dover fare sotterfugi sottobanco. Alla luce del sole rivendichiamo un diritto.
Riportiamo quanto inviato al Si.Na.Gi. di Milano in merito ad una richiesta di “rettifica” dei nostri comunicati, rendendoci,ovviamente,disponibili a discutere quanto emerso.








martedì 27 marzo 2012

E’ legge!

Per chi non conoscesse come si muovono le logiche distributive ed editoriali sul territorio nazionale potrebbero sembrare interventi di poco conto. 
 Nella realtà viene divelto dall’ingranaggio distributivo un principio che ha generato la morte imprenditoriale del settore logistico ed editoriale, oltreché aver alimentato i famosi “presunti editori”.
Molti sono gli aspetti ancora da chiarire e sui quali è difficile sbilanciarsi. Abbiamo la certezza però che “una legge” e non un “Accordo Nazionale” ci consentirà una maggior libertà nella gestione delle nostre attività.

Certamente la rivoluzione non è nel poter fare sconti…paradosso non si sa nato dove. Se il cliente volesse acquistare il prodotto editoriale con lo sconto non avrebbe che l’imbarazzo della scelta da più di 20 anni attraverso abbonamenti all’80% di sconto.
 La grande rilevanza della nuova legge è l’aver consentito al rivenditore un autodeterminazione delle forniture, aspetto prima proibito ,tanto da generare quel diffuso malcostume che spesso sfocia in un abuso di posizione dominante…consentito dalla legge.

Ecco il testo dell’art.39, nella parte inerente il nostro settore e la circolare dello S.N.A.G. Nazionale



Art. 39 Liberalizzazione del sistema di vendita della stampa quotidiana e periodica e disposizioni in materia di diritti connessi al diritto d’autore

1. All’articolo 5, comma 1, dopo la lett. d) decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 sono aggiunte le seguenti:

d-bis) gli edicolanti possono vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto secondo la vigente normativa;
d-ter) gli edicolanti possono praticare sconti sulla merce venduta e defalcare il valore del materiale fornito in conto vendita e restituito a compensazione delle successive anticipazioni al distributore;
d-quater) fermi restando gli obblighi previsti per gli edicolanti a garanzia del pluralismo informativo, la ingiustificata mancata fornitura, ovvero la fornitura ingiustificata per eccesso o difetto, rispetto alla domanda da parte del distributore costituiscono casi di pratica commerciale sleale ai fini dell’applicazione delle vigenti disposizioni in materia.
d-quinquies) le clausole contrattuali fra distributori ed edicolanti, contrarie alle disposizioni del presente articolo, sono nulle per contrasto con norma imperativa di legge e non viziano il contratto cui accedono.

Edicole - COSAP 2012

Come ampiamente riportato sugli organi di stampa locale negli ultimi mesi, la nuova Amministrazione Comunale ha deciso di apportare sostanziali modifiche al Regolamento per l’applicazione del Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche.
Sul sito del Comune (http://www.comune.milano.it/) è possibile prendere visione dell’intero Regolamento, dei nuovi coefficienti applicati in base al tipo di occupazione, e dell’elenco delle vie con indicato a fianco di ciascuna il relativo coefficiente moltiplicatore.
Richiamiamo l’attenzione degli associati che esercitano la propria attività in chiosco, su una delle novità introdotta dal recente regolamento e che riguarda la titolarità della concessione e il passaggio di proprietà in caso di subentro
L’art. 15 comma 3 del regolamento, cita quanto segue:
Qualora il cedente sia in debito verso l’Amministrazione comunale per il pagamento di canoni relativi ad annualità pregresse, la procedura di subentro nel provvedimento di concessione o autorizzazione a favore dell’acquirente non potrà perfezionarsi finché il debito non sia assolto, anche dal subentrante medesimo”.
Pertanto, in caso di vendita, il Comune non procederà al rilascio ne dell’autorizzazione alla vendita di quotidiani e periodici, e nemmeno alla voltura della concessione di occupazione spazio pubblico, se il cedente non ha saldato i relativi canoni cosap per le annualità pregresse.
Il calcolo della tariffa da pagare è stato reso particolarmente complicato a seguito della suddivisione degli spazi pubblici comunali in 55 categorie che rispecchiano le 55 microzone in cui è stato suddiviso il territorio comunale. Ricordiamo che nel precedente regolamento le categorie erano solo 6. 

lunedì 26 marzo 2012

TG S.N.A.G. del 23 marzo

È on line a questo indirizzo la nuova edizione del TG S.N.A.G.
Di grande portata sono le novità del mese di marzo ed ovviamente si parla della nuova legge ma anche di una nuova ventata di necessaria imprenditorialità che dovrà investire le nostre edicole.

  • Art. 39 - una rivoluzione nella vendita della stampa quotidiana e periodica. Basta anticipazioni finanziarie e forniture non sostenibili per la rete di vendita
  • Su Azienda Edicola favolosi buoni sconto S.N.A.G. per l’acquisto di registratori di cassa attraverso MCT: Money Control Technologies
  • Napoli – Diffusion Press sospende un rivenditore associato SNAG perché non paga le spese di portatura…condannato il distributore
  • Il TAR del Lazio dice no alle liberalizzazioni – Un gruppo di edicolanti ricorre contro il Comune di Gaeta 
  • Roma Eagle Press condannata dall’Organo di Conciliazione e Garanzia per la sospensione di  edicolanti associati a SNAG
e tanto altro….

giovedì 22 marzo 2012

A Milano ferie libere. SNAG lavora da solo!!!

L’edicolante deve essere libero di chiudere o aprire a seconda delle proprie necessità non di quelle degli editori. E’ un piccolo imprenditore, un commerciante.
In data 22 marzo si è riunita la cosiddetta “Commissione ferie”, ovvero quell’organo previsto dall’Accordo Nazionale dedicato a determinare aperture e chiusure nell’arco dell’anno della rete di vendita.
S.N.A.G. Milano contro tutti!!!


In tale Commissione lo SNAG di Milano si è opposto all’individuazione dei turni di ferie dichiarando che, in perfetta sintonia con lo S.N.A.G. Nazionale e visto l’immobilismo della F.I.E.G. ed il suo disinteresse nei confronti della rete di vendita, gli edicolanti di Milano e Provincia, attraverso lo SNAG di Milano, si limiteranno a comunicare (non chiedere…) la propria volontà a chiudere nel periodo desiderato e avverrà solo ed esclusivamente sulla base delle proprie esigenze e senza dover addurre alcuna motivazione.

In tale sede purtroppo le sigle Sindacali FENAGI, UIL e SINAGI si sono dimostrate contrarie non solo alla linea tenuta da S.N.A.G. Milano ma addirittura, con esclusione del SI.NA.GI . che si è astenuto nella votazione, anche votando contro la nostra legittima facoltà a depositare il documento predisposto, dove si dichiarava la protesta sindacale in atto, e la nostra volontà a riaprire la discussione su tematiche importanti dove l’editore e la F.I.E.G. sono da anni latitanti.
La commissione ha quindi impedito la legittima espressione di una sigla sindacale solo perché contraria.

Per questo motivo non possiamo riconoscerne la funzione.

Confidiamo il nostro sconcerto nell’aver assistito allo schierarsi anche delle altre sigle sindacali nel votare a favore del comparto editoriale e contro una protesta sindacale.
Ribadiamo quindi che in data 22 marzo, nella citata Commissione, S.N.A.G. Milano ha votato contro l’individuazione dei turni “A” e “B” previsti nel mese di agosto dichiarando che sosterrà il rivenditore nell’ottenere i giorni ed il periodo da lui desiderato, sia nel periodo estivo come in ogni altro periodo dell’anno.
Informiamo quindi gli associati S.N.A.G. di considerare nulla ogni comunicazione della Commissione Provinciale e di riferirsi solo ed unicamente alla nostra associazione  per la chiusura.

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Edicole più libere! ma non è finita.

E' stat approvata la legge. La camera dei deputati ha votato la fiducia posta al Governo . Nulla è stato cambiato e nessun aspetto è stato inserito tra quelli ventilati in questi giorni relativamente alla possibilità dei rivenditori di far porre in vendita il prodotto a negozi di vicinato.
Aspetti fondamentali sono stati quindi approvati e pongono il rivenditore come parte attiva nello scenario editoriale dando inoltre  luogo obbligatoriamente alla riapertura del nuovo Accordo Nazionale di  categoria.

Ora si dovranno approfondire i temi sollevati dall’art.39 con Il Governo e ,non solo con particolare riguardo alla programmazione delle licenze.

martedì 20 marzo 2012

Trovaresa

Trovaresa è una risorsa offerta dallo S.N.A.G. gratuitamente a tutti i rivenditori italianiaffinché siano agevolati nel processo d’individuazione delle testate in resa.Trovaresa è consultabile al seguente link.

L’affollamento delle pubblicazioni in entrata nelle nostre edicole ed il colpevole e voluto stratagemma utilizzato da ogni editore per confondere il nome della testata con il reale prodotto in vendita può essere, in parte, controllato grazie anche a ”Trovaresa”

Sul Canale di S.N.A.G. Milano un tutorial in merito.
Di seguito le modalità di accesso al servizio:










sabato 17 marzo 2012

"QN" promotore del nulla!

E’ evidente che Milano, e non solo, dissente da quello che è un pensiero del singolo individuo espresso  in maniera forse frettolosa.

Non possiamo che prendere le distanze dall' articolo pubblicato su “Il Giorno”, al momento impegnato in una grande campagna mediatica per promuovere la ricetta più sciocca che potesse esser messa in campo per risollevare il settore editoriale,
Espresso quindi il totale dissenso da parte di Milano riguardo ad un argomento già affrontato in precedenza sull’”edicola madre”( tema con più di 40 anni alle spalle), non possiamo constatare che siamo sotto un continuo attacco da parte del quotidiano “il Giorno” che, dopo decenni di attenzione alla rete di vendita, vede sbriciolarsi quanto costruito da una campagna pubblicitaria del nulla e costruita sul nulla,  che fa intendere al suo lettore che gli edicolanti italiani sono degli scansafatiche che dovrebbero lavorare più ore e più giorni alla settimana e distribuire i giornali in giro a costo zero e facendo guadagnare zero.

Forse non è bastato il fallimento della sperimentazione e il quasi annullamento dei punti da questa generata ( esclusa GDO) e forse si dimenticano che i punti alternativi alla rete di vendita esclusiva erano serviti con i soldi degli editori o più probabilmente degli italiani grazie ai finanziamenti statali….

Imbarazzante poi l’ennesimo articolo sempre dello stesso quotidiano nazionale relativamente ad una “flessibilità” da parte della rete di vendita, tenuto poi conto che la predica giunge dal più monumentale carrozzone che il panorama editoriale è riuscito a costruire negli anni.

A.T.M. e catasto! Servizio delle iene

Ora il problema è pubblico! La paradossale situazione  di A.T.M., del Comune di Milano e della sua "dimenticanza" di accatastare circa 300 negozi sulle linee di metropolitana è finalmente uscita allo scoperto. Tutti i vertici lo stanno anche ammettendo:Bruno Rota il nuovo Presidente di ATM. L'Assessore Maran e Bruno tabacci l'Assessore al Bilancio, Patrimonio, Tributi oltrechè L'agenzia del Territorio!

A.T.M. e le IENE - 300 negozi non accatastati a Milano

Il servizio delle iene, finalmente andato in onda nonostante i ritardi, accompagnato dall’inchiesta iniziata dal quotidiano Metro ha messo a nudo A.T.M. e forse ne ha ridimensionato l'arroganza, nei confronti delle edicole e degli esercenti di Metropolitana. Centinaia di negozi con regolari contratti d’affitto…di negozi inesistenti.

Cari cittadini mentre percorrerete le linee di metropolitana fateci caso! I negozi sono ritagliati tra due pareti. Molti senza bagno ( come le edicole). Una parete abusiva comparsa improvvisamente ( magari in piena notte come si suole fare in questi casi…) dava vita ad un negozio con un canone d’affitto, spesso molto salato. In più questi “negozi” devono essere messi a norma, non però da A.T.M., ma a spese degli esercenti, per adempiere a tutto ciò che le normative nazionali e comunali prevedono, pena....salatissime multe…e A.T.M.?
Quanti problemi nati con gli edicolanti di Milano perché venivano magari poste pubblicità non autorizzate o espositori non graditi. A.T.M. ha chiesto per 50 anni una stretta osservanza di regole per qualcosa che non esiste per il catasto….per fortuna ora altre strutture indagheranno su un tema che provoca grandi dubbi e molta tensione per i 300 esercenti di metropolitana vessati da regole e costi da un padrone di casa che ha covato per anni la più palese delle forme di abusivismo.

giovedì 15 marzo 2012

Edicolanti nel mirino. Dell'Onorevole Mazzuca

Proponiamo quanto inviato da Carlo Monguzzi, membro della Giunta S.N.A.G Nazionale, all'On Mazzucca, promotore della vacua soluzione "salva editoria"!



Onorevole Mazzuca
le scrivo non condividendo la posizione che assume, esternando sugli edicolanti italiani. Sia i contenuti che lei descrive, sia la moralizzazione che fa trasparire nei suoi articoli, andrebbero definiti meglio....continua

mercoledì 14 marzo 2012

Quanta ignoranza sulle edicole

Il cliente si chiederà tra qualche mese perché i possibili provvedimenti apportati dal Governo non abbiano generato una maggiore diffusione del prodotto editoriale…e magari parleranno della potente lobby degli edicolanti.

Le Edicole e il loro 19% di aggio all'assalto del mercato editoriale!!!


La realtà è che l’ignoranza del settore ha raggiunto livelli disarmanti. L’editore si è proprio dimenticato cosa vuol dire vender giornali. Ecco perché le cose vanno male. Leggere poi che il grande sponsor dell’ideona è “Il Giorno” ed un ex direttore di una testata nazionale è ancora più triste. Non ci saranno “edicole figlie” e se ci dovessero essere sarebbero casi da verificare attentamente perché finanziariamente,amministrativamente e anche commercialmente impraticabili quindi…ci sarebbe qualcosa che non va.
Cosa dire poi delle edicole aperte alla domenica? Riporto solo parte dell'articolo relativo ai turni di chiusra del nostro Accordo nazionale. Ecco perché l’editoria va male. Tanta tanta ignoranza da parte degli editori!


"Allo scopo di garantire al pubblico degli acquirenti potenziali la massima possibilità di acquisto dei prodotti editoriali, l’orario di funzionamento dei punti vendita esclusivi non deve essere inferiore alle 12 ore giornaliere dal lunedì al sabato ed almeno sino alle 13 della domenica, fatto salvo quanto previsto successivamente."

martedì 13 marzo 2012

L’edicolante imprenditore?

Non certo grazie a questi imbarazzanti provvedimenti diventeremo imprenditori. Incredibile quanta ignoranza ci sia in un settore che rappresenta un enorme industria e che da lavoro a migliaia di famiglie.

Impressionante vedere che addirittura sembra sia un provvedimento appoggiato dalla F.I.E.G. il “sindacato” degli editori. Ecco perché l’editoria ( e parlo di vere vendite…) è al collasso.

Improvvisamente compaiono omini che propongono ricette inutili. Non saprei addirittura giudicarle neppure positive o negative. Nemmeno destabilizzanti o stimolanti. Semplicemente scialbe e di facciata. Bastava effettuare un indagine sul sistema o semplicemente chiedere all’edicolante sotto casa per aver un idea di possibili proiezioni di tale provvedimento. Esisterà quindi l’edicola madre? Farà da spinta per la vendita? Semplicemente ridicolo. Quanti punti non esclusivi ci sono a Milano dopo più di 10 anni dalla sperimentazione? Quante edicole pensano di poter generare a Milano come edicole Madre?

Più passa il tempo e più c’è voglia di vera liberalizzazione. Intanto lasciamo che l'ex direttore di “QN” si crogioli nel suo effimero successo, tenendoci forte per il prossimo enorme boom di vendita di prodotto editoriale delle “edicole figlie”.
"La Camera,



premesso che:
nella «direttiva Bolkestein» è prevista la liberalizzazione e la semplificazione della, vendita di quotidiani e di giornali, consentendo l'apertura tramite una semplice comunicazione e derogando alle norme sulle distanze e la popolazione servita, contenute nel decreto legislativo n. 170 del 2001;
le edicole sono il terminale di un sistema complesso che parte dalle case editrici, passa poi attraverso le varie catene che provvedono alla distribuzione e finisce poi per arrivare alle 38.000 edicole, sparse sull'intero territorio, e ai 4.000 punti di vendita non esclusivi;
la Federazione italiana editori giornali (FIEG) e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, hanno chiesto la ridefinizione delle norme sulla distribuzione nell'ambito più generale della riforma dell'editoria,
impegna il Governo
a modificare il decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 nel senso di consentire al titolare di autorizzazione per un punto vendita esclusivo di giornali e quotidiani e dei prodotti editoriali ad essi connessi e nell'ambito dell'area di localizzazione dell'edicola stessa la vendita tramite pubblici esercizi o esercizi commerciali da lui incaricati.
9/4940/108 Mazzuca, Marinello. "

sabato 10 marzo 2012

WI-FI a Milano! Si parte!

Un nuovo network si sta facendo strada a Milano e l’esporsi anche dell’agenzia M.D.M. prima con l’ottimo video su inforiv,



 impostato in collaborazione con tutte le OO.SS. ed ideato dal Dott. Alfredo Lenci, dove nei titoli di coda viene pubblicizzato il servizio offerto fa Rotopubblicità e Free Luna, poi con la circolare uscita in data odierna, testimonia che anche altri incominciano a crederci e che non saranno gli ultimi.
I primi contatti avvenuti con il mese di giugno del 2011 tra S.N.A.G. Milano e i suoi associati per incominciare a raccogliere adesioni e fare i dovuti necessari test, ha portato poi ad allargare la platea delle rivendite interessate. La fine di novembre ha visto una nuova estensione del network fino a che oggi si può finalmente parlare di “lavorare per  coprire Milano”.

La corsa al Wi-FI è incominciata per tanti soggetti, Comune di Milano in testa, noi abbiamo però una marcia in più. Non solo la gratuità 24 ore su 24 per l’utente ma che ad ogni hot spot corrisponderà oltreché l’ antennina che manda un segnale  un imprenditore attivo per promuovere vendere e…guadagnare sul segnale.

L’ attivo coinvolgimento dell’ Agenzia M.D.M. non fa che testimoniare l’allargamento d’importanti soggetti coinvolti da un progetto che, come abbiamo avuto modo di riportare nel post di novembre, genererà nuove opportunità di business per i nostri punti vendita e per la rete di edicole che si andrà creare.
Finalmente internet non sarà più quindi solo un concorrente ma uno strumento anche per la rete commerciale che rappresentiamo.
Per informazioni questa pagina

giovedì 8 marzo 2012

S.N.A.G. Milano! Tesseramento 2012



A.T.M. e Comune di Milano...di chi è la colpa?

Continua la solitaria inchiesta del quotidiano Metro sulla sorprendente irregolarità emersa per i negozi di Metropolitana di  Milano.

Il Comune si dimentica di accatastare le sue proprietà

 Il Comune di Milano in prima linea per punire i commercianti milanesi, soprattutto che operano su suolo pubblico, ma meno bravo a regolamentare le sue proprietà. OOPSSS!!!! si dovevano accatastare i negozi di metropolitana????
I rivenditori di metropolitana vessati da contratti capestro e dalle modifiche imposte in corso d’opera ai vari rapporti contrattuali scoprono così una presunta e diffusa irregolarità perpetrata da decenni…..  

mercoledì 7 marzo 2012

Pizzardi Editore...basta poco

Dovremmo inventarci un premio per l’editore dell’anno e per il distributore dell’anno. Un sorta di Grammy Awards per l’editoria. Certo dare un premio ad un distributore locale sarebbe impossibile mentre invece potrebbe essere differente per l’editore.

I requisiti sarebbero pochi ma molto rari nel nostro fantastico mondo di carta. Non fregarci, non usarci,  aiutaci a guadagnare e ti faremo guadagnare di più. Aspetti, come dicevo, assolutamente non comuni e di altri tempi. Ci ha colpito una locandina inviataci da un rivenditore per la sua semplicità. L’editore invita il cliente a recarsi in edicola attraverso una accurata ma solare vignetta.

PizzardiEditore in effetti sono alcuni anni che sta avendo successo con il suo prodotto e con logiche basate più sull’attenzione del prodotto e alla soddisfazione del cliente piuttosto che altro. Album regalato davanti alla scuola ed attenzione, limitata chiaramente dal distributorino di zona, alla rete di vendita con l’invio di prodotto. Logiche di altri tempi ma sempre attuali e vincenti

Oggi, come dicevo le candidature non ci sono per il nostro Awards , ma se dovessi dare un premio per la miglior locandina pubblicitaria e per l’attenzione al prodotto be…saprei a chi darlo.

martedì 6 marzo 2012

Il collo di bottiglia dell'editoria italiana...i distributori

Chiarissima è stata l’esposizione di quanto sta accadendo nella circolare dello S.N.A.G. Nazionale del 27 febbraio,  così come anche in quella dei colleghi di altre OO.SS., in merito alla liberalizzazione delle edicole, o più correttamente del procedimento di conversione del Decreto Legge n°1 del 24 gennaio 2012, e della vendita del prodotto quotidiano e periodico sul territorio nazionale.
Da quella comunicazione sono passati pochi giorni ma molti fatti sono accaduti. Un presidio a Roma da parte di alcuni rivenditori si è tenuto martedì 28 febbraio e tutti noi ringraziamo chi si è mobilitato. Nato attraverso i frequenti e ben noti strumenti offerti dai social network e sostenuto da tutte le organizzazioni sindacali, con l’esclusione della solita C.I.S.L.
La voce era comunque unica, il ripristino degli articoli ”scippati” improvvisamente e senza motivazione da parte di due improvvisati tecnici dell’editoria  Simona Vicari Pdl e Filippo Bubbico - Pd, che hanno ritenuto opportuno fare un regalo ai distributori locali e nazionali d’Italia oltreché a tutto il comparto editoriale, in modo da assicurare come da circolare dello S.N.A.G Nazionale, 35.000 bancomat sempre pronti attivi e disposti anche a fare debiti pur di sostenere ancora l’imminente declino dell’attuale sistema.
Le cose però si sono volte al meglio, in quanto grazie ad un sub-emendamento presentato in Commissione Industria è stata reintrodotta la facoltà per gli edicolanti di restituire in compensazione le pubblicazioni fornite dal distributore defalcandone il valore.

Ora tocca alla Camera….

La lobby dei distributori locali e degli editori si è quindi dimostrata nuovamente conservatrice e vecchia ed impreparata ad entrare sul mercato senza potersi ancorare all’unica certezza finanziaria che hanno, ovvero una rete dedicata e pressata a livello normativo totalmente a sostegno di un mondo oramai ingiustificato ed…insolvente senza i nostri soldi.

Per il mondo esterno, quello del normale cittadino che nemmeno immagina la natura del nostro lavoro, le novità emerse sono di poco conto, invece è arrivato il primo vero accenno di libertà d’impresa degli ultimi 60 anni per il settore dedicato alla vendita del prodotto editoriale.

In questi giorni si è assistito a deliranti castronerie di gente che dei giornali non sa nulla e forse nemmeno conosce quanto costano, visto che saranno abituati ad averli gratis o a leggerli, sempre gratis, su treno aerei o alberghi. Segnaliamo quest’ articolo dove si ripropone e si pontifica una vecchissima idea risalente a circa 30 anni fa definita ”edicola madre” ma che mai è potuta andare in porto per la mancata copertura finanziaria. Semplicemente nessuno sa che il prodotto editoriale viene ceduto con aggio fisso del 19% sul prezzo defiscalizzato (con alcune eccezioni minimali). Assistiamo quindi a teoriche soluzioni su argomenti complessi senza che nessuno voglia veramente anche solo conoscere il problema.


Oggi c’è un dato positivo che ci auguriamo venga confermato alla Camera. Nel prossimo futuro cambieranno quindi sostanziali aspetti del nostro rapporto con il mondo distributivo ed editoriale attraverso l’introduzione di un principio banale e comune in qualsiasi settore commerciale riportato nell’art 39 (lett.f)

Spediservice, che delusione!

Ogni edicolante ed ogni rappresentante sindacale è stato più volte costretto a dover capire la tragica situazione in cui si trovano i distributori locali e la loro necessità di essere garantiti attraverso ”idonee garanzie” da parte della rete di vendita. Nessuno ha però mai voluto ascoltare le nostre parole quando chiediamo di capire la solidità finanziaria del nostro distributore e quali garanzie sia in grado di offrire alla rete di vendita.
Un nuovo caso di palese approssimazione imprenditoriale (per non usare i termini che tutti noi abbiamo in mente) si è verificato a Milano con il ritiro dall’area distributiva del Distributore locale Spediservice s.r.l. di Marcello Belotti. Dopo più di vent’anni di lavoro con gli edicolanti di Milano ci si aspettava più correttezza, invece adducendo scuse non riscontrate nella realtà ma solo dichiarate in maniera incontrollabile, l’ex distributore dopo 6 mesi dal suo ritiro non ha ancora accreditato la resa a più del 20% dei rivenditori. Ma non è tutto! I rivenditori liquidati non sono stati quelli fortunati ma quelli che hanno dovuto accettare oscene proposte di transazione dell’importo dovuto anche del 50%.

Dal comparto editoriale ovviamente nessun aiuto. Forse qualche telefonata da parte di F.I.E.G. è stata fatta, ma il più delle volte ci siamo sentiti dire un  generico quanto inutile :” …Capisco…”, facendo intendere la correttezza delle osservazioni ma l’impossibilità di alcun intervento. Situazione analoga è avvenuta con le fideiussioni. Chi aveva dato garanzie con libretti o contanti….ha avuto seri problemi nella loro restituzione e soprattutto il rivenditore è stato costretto ad accettare ogni transazione offerta dall’agenzia così come il conteggio della resa finale. Sorprende poi il fatto che non si era di fronte ad un fallimento dell’Agenzia (anche se i problemi ci sono...) ma ad una liquidazione volontaria dove addirittura, come liquidatore, il Sig Marcello Belotti (titolare dell’Agenzia) ha messo la madre, la Sig.ra Anna Mevola. Non dimentichiamoci poi che la sorella, Dott.ssa Mara Belotti è titolare di un' agenzia alle porte di Milano A.D.P. s.r.l. di Saronno, pertanto anche gli stessi editori, se avessero tenuto a cuore la situazione di Milano, avrebbero avuto strumenti per sostenere una corretta liquidazione della piazza. Invece, nel disinteresse più totale da parte del mondo editoriale, ci troviamo dopo mesi dalla cessazione della distribuzione con una piazza che sta aspettando ancora l’accredito dei resi da agosto comportando così una liquidità inferiore da parte della rete di vendita ed una pratica in mano al legale.

Il motivo è sempre lo stesso. Nulla si sa della solidità del nostro distributore, il quale vuole avere da noi la più totale delle forme di garanzia fino a quando…non ci si trova, improvvisamente, con migliaia di euro di carta straccia in edicola.