domenica 30 marzo 2014

XI - Congresso SNAG NAZIONALE

Un grande momento per SNAG Confcommercio e per tutto il settore della vendita della stampa in Italia. 

Tre giorni intensi che imposteranno lo SNAG dei prossimi anni.

 Il Congresso verrà  introdotto dal Presidente Confcommercio Carlo Sangalli, a cui seguirà la relazione del Presidente dello SNAG Nazionale Armando Abbiati.

La mattinata vedrà  una tavola rotonda coordinata dal Giornalista Nicola Porro, conduttore televisivo e vicedirettore de "Il Giornale".

Parteciperanno nella giornata di apertura, rappresentando in maniera egregia il mondo della carta stampata, i seguenti ospiti:

Gabriel Canè . Direttore di "La Nazione"

Fabrizio CarottiDirettore Generale della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) dal 7 febbraio 2011.

Corrado CorradiNel 2006 diventa Direttore Generale della divisione Periodici del Gruppo. Nel 2011 diventa Direttore Generale della Divisione Stampa Nazionale. 

Ferruccio de Bortoli - Direttore del "Corriere della Sera"

Remo LucchiRemo Lucchi è tra i fondatori della società di ricerche Eurisko, ed oggi è presidente onorario di GFK Eurisko. 

Giovanna Maggioni - Direttore generale dell' UPA

Ecco il Programma





giovedì 20 marzo 2014

Ferie libere anche nel 2014

Era da diverso tempo che SNAG Milano non partecipava più alle cosiddette “commissioni ferie”. Dobbiamo confessare, anche con un certo stupore che, nonostante la rigida posizionepresa contro FIEG non è mai emerso alcun problema.

 Gli edicolanti hanno fatto le loro ferie o chiusure durante l’anno, tranquillamente. Le agenzie non hanno avuto problemi diversi da quelli usuali e gli edicolanti sono stati felici di non dover sottostare ad imposizioni e logiche  oramai sorpassate o produrre scuse non sostenibili.


La nostra partecipazione alla commissione è nata dal fatto che un’area distributiva non ancora coinvolta dalla protesta, con il 2014 è stata ufficialmente cooptata ( Agenzie Riunite – area della Provincia di Milano), pertanto si voleva dichiarare la nostra posizione in commissione così come fatto in altre occasioni.

Sono piombato così in un ambiente quasi surreale. Degli 8 distributori coinvolti hanno partecipato solo tre e non erano gli Amministratori, come una volta, ma i “diffusori”. Un tempo era anche il momento in cui scambiare opinioni, idee, proposte. Delle sigle sindacali chiamate hanno partecipate solo due. Una delle quali ha già disdetto da lungo tempo l’accordo, pertanto non aveva alcun motivo di partecipare, e noi che eravamo in veste chiaramente critica.

Ambiente surreale perché è emersa la pochezza di una commissione una volta importante e non più motivata da alcuna necessità di carattere operativo e professionale ma solo perché deve tentare di aiutare, almeno un pò i distributori locali.

Esilarante è stato assistere alla richiesta del coordinatore rivolta al responsabile  CISl di Milano di raccomandare un allineamento ai turni dei ferie dei propri associati, ma più di tutto è stato sconcertante notare un sostanziale menefreghismo verso il nostro settore.

Preoccupante notare che in sede F.I.E.G. Milano non si parla più di rete di vendita, di pianificazione di…problemi. Ognuno fa il suo senza guardare le prospettive di un' attività ancora forte, presente e laboriosa nonostante un momento storico per l’editoria.  

Direi che  sotto l’aspetto professionale si tratta di un “non luogo” di lavoro , è pur sempre piacevole assistere ad un piccolo momento di esilaranti scenette nel quotidiano grigiore che accompagna la realtà della nostra attività.



A.R.

martedì 11 marzo 2014

Rilancio delle edicole Milanesi e Lombarde

La crisi che sta investendo il nostro settore, determinata anche ma non solo, da una forte competitività con i nuovi mezzi di informazione, dimostra anche una scarsa conoscenza del settore da parte delle varie amministrazioni. Questa manchevolezza determina successivamente scelte politiche e amministrative inappropriate, che molte volte portano a problemi insolubili, fino in alcuni casi a determinare la sofferenza delle nostre imprese.

Su questa strada lo Snag Nazionale e lo Snag Provinciale di Milano, hanno deciso di unire le loro energie e cercare di permeare, in primo luogo, attraverso nuove idee e nuove proposte l'Amministrazione di Regione Lombardia e nel contempo, di coinvolgere la stessa amministrazione Milanese. 

In piena sintonia d'intenti abbiamo incontrato il Vice Presidente del Consiglio Regionale Lombardo, Fabrizio Cecchetti e il Presidente della Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia, Angelo Ciocca che si sono dimostrati ricettivi alle tematiche del nostro settore.
Agli amministratori Regionali abbiamo illustrato nel susseguirsi degli incontri, il nostro desiderio di vedere un ampliamento dello spazio espositivo da dedicarsi a nuove commercialità che ora è del solo 30%, un allineamento da parte di Regione Lombardia alla legge 170 che permetta ai rivenditori di quotidiani e periodici di commerciare qualunque tipo di prodotto non alimentare (chiaramente in linea con le leggi vigenti) e la possibilità come accade da tempo in numerose regioni d'Italia di permettere la vendita di prodotti alimentari non manipolabili. Parliamo di pastigliaggio, ma anche di snack, patatine, brioches, lattine, tetrapak di ogni tipo, acqua per intenderci, esclusi i latticini e i loro derivati.

L'impegno su questo fronte è stato costante e serrato, fino al punto che abbiamo prodotto un documento di sintesi, consegnandolo al Presidente Ciocca e poi subito protocollato presso la Regione Lombardia.
Successivamente grazie anche alla collaborazione dell'Avv. Astrid Dalla Rovere, che ci segue nella parte legale-amministrativa, ci siamo presi l'impegno di elaborare e trasmettere all'attenzione di Regione Lombardia e in particolare del Presidente Angelo Ciocca un'ulteriore lavoro di approfondimento che prevede l'inserimento nell'attuale Dcr Lombardia, della richiesta di recepimento della legge 170 alla luce delle ultime modifiche del Governo. Altro punto importante, anch'esso contenuto nel documento, è la richiesta dell'apertura di un tavolo di confronto permanente dove editori, distributori e sindacati possano discutere sul come creare sinergie comuni per superare il delicato momento che stiamo attraversando. Su questo Snag Nazionale e Provinciale di Milano, hanno nel cassetto idee e progetti che sono disposti ad argomentare.

Inoltre Expo 2015 ci sta offrendo un'ulteriore occasione sia a Milano che in Regione Lombardia, per far crescere i rivenditori di quotidiani e periodici e le loro imprese. Progetto che Regione Lombardia sembra intenzionata a riprodurre in altre Province Lombarde, denominato "Info-Point". E su questo sarà nostro impegno aggiornarvi in tempo utile per richiedere la vostra partecipazione, che a nostro dire non deve essere solo a gratificazione di un'immagine collettiva ma anche produrre un'opportunità economica per i singoli rivenditori.

Pertanto per finire Snag Provinciale e Snag Nazionale, nel rompere ogni indugio, intendono chiaramente promuovere: primo il rilancio del settore del circuito delle edicole Milanesi e della Regione, attraverso l'identificazione di un nuova tipologia di punto vendita, editoriale ma non solo e che passi anche attraverso la sperimentazione di una collaborazione fra l'Amministrazione Milanese e quella Lombarda.


Giunta SNAG Nazionale
   Carlo Monguzzi



venerdì 7 marzo 2014

Corriere della sera, concorrenza sleale, predatoria e tanto pressapochismo

Ok il mondo cambia, l’utente, il lettore, gli strumenti per fare informazione stanno percorrendo una strada che è difficile da seguire e comprendere. Troppi guru e pochi professionisti.
 Un solco netto e profondo divide un vecchio modello dal nuovo. Purtroppo “il nuovo”, è ancora difficile da comprendere, imbrigliare e rendere produttivo. Nascono così isteriche quanto improduttive logiche di promozione di un canale considerato “migliore”, buttando secchiate di fango a chi ha mantenuto e sostenuto libertà di stampa e l’informazione, oltreché i bilanci degli editori per 100 anni. 


Che senso può avere spostare un lettore che paga un prodotto acquistandolo in edicola quotidianamente, assolutamente fidelizzato, verso il web dove può leggere gratuitamente? Ci si rivolge al giusto target? Uno potrebbe dire:” Alessandro non hai capito. Quando è nel mio ambiente web lo seguo, lo profilo, lo dirotto su servizi a pagamento ecc….e un giorno ci sarà da noi anche il paywall”. Nella realtà impoverisci ancora una rete produttiva, la privi di punti contatto, escludendo acquisto d’impulso e quei rapporti sociali che diventano anche produttivi e monetizzabili. Non dimentichiamo poi che negli ultimi 20 anni gli editori, attraverso la carta hanno abituato il lettore a sfogliare/leggere montagne di carta gratuitamente e in mille modi per poter drogare diffusioni in favore della pubblicità e dei sovvenzionamenti statali. Pensano di fare lo stesso con il web?

Trasmetto quanto inviato dal Presidente Snag Confcommercio Armando Abbiati al direttore del “Corrierone” Ferruccio De Bortoli.

Concludo! Che schifo”



A.R.

domenica 2 marzo 2014

I2.zero sbarca a Milano

Non cambia nulla!
Un' interessante riunione si è tenuta il 28 febbraio in merito ad un  progetto informatico che sta prendendo piede in diverse città italiane.
 Questo nuovo programma, nato dalle ceneri del collasso politico di F.I.E.G. che si è dimostrata incapace di gestire o di poter ambire ad un ruolo veramente importate e strategico, presenta aspetti innovativi da un certo punto di vista accentrando però le note distorsioni distributive e quella sorta di distacco che c'è tra noi ed il mondo editoriale, imprenditoriale e direi anche del diritto. 


Senza entrare nel merito del programma, delle sue funzioni, della sua interfaccia e delle sue performance in generale, aspetti ora non di primo piano, bisogna purtroppo fare un' importante considerazione. Il programma è del distributore, è da lui pagato ed implementato secondo le proprie necessità ed esigenze imprenditoriali. Non è condiviso con nessuno se non per quanto concerne le normali logiche dettate da necessità politiche o di cortesia che in diverse aree distributive ancora, per fortuna, sono presenti. Detto questo è facile capire che, considerando che non ci sono molte scelte per il rivenditore che vuole informatizzarsi e non essendoci quindi particolari, né necessarie, leve di marketing che il distributore dovrà utilizzare per posizionare il prodotto, se non il fatto che esiste un'unica interfaccia connessa con il distributore sul mercato, il programma si farà strada. Coprirà le esigenze del distributore piuttosto che quelle del rivenditore. Chi spenderebbe soldi per aiutare la rete commerciale se non l'ha fatto in tutto questo tempo?

Non ci sono strumenti per osteggiare il processo se non c'è un'alternativa (collegata con il distributore...) che lo consenta. Viene quindi voglia di fare gli auguri ai promotori del programma, certamente si scordino però di avere sostegno nel promuovere un prodotto che ancora non ha caratteristiche tali da ritenersi funzionali al sistema. Se un giorno lo sarà saremo i primi a tornare indietro ma oggi è il programma del Distributore e basta.

Penso che nessuno possa negarci una certa freddezza in tema di informatizzazione dopo più di dieci anni di “matrimonio” con Inforiv. Nessuno dovrà sorprendersi se dopo il recente divorzio uno si sente meno entusiasta e dubbioso su qualunque tipo di progetto informatico, anche quelli che verranno...

Molte volte ci siamo chiesti perché inforiv non sia riuscito mai a decollare sul serio. Alcuni dicono il prezzo, altri che non era abbastanza efficiente ecc...Risposte ancora oggi non ne avrei ma alcune certezze penso di poterle esprimere. F.I.E.G. non è mai riuscita ad imporlo al distributore e un motivo ci sarà. La comunicazione tra pdv ed editore non c'è mai stata, ed un motivo ci sarà. Non ha portato “trasparenza” in rete, in quanto prezzi di cessione, conti deposito ecc..hanno continuato a variare anche su piazze informatizzate, ed un motivo ci sarà. La comunicazione, in nome della trasparenza tra inforiv-pdv e sito webinforiv, non c'è mai stata ed un motivo ci sarà. Adeguata diffusione al fine di abbattere i resi e massimizzare le vendite, una grandissima balla, e un motivo ci sarà. Tutti questi aspetti dovrebbero rappresentare una doverosa ambizione per qualsiasi editore. Dovrebbero essere la base per conoscere l'assorbimento del proprio prodotto sul territorio, invece...nulla. Quale sarà il motivo? Perché o sono tutti degli stupidi, e non è possibile, o quanto abbiamo voluto immaginare in tutti questi anni non è negli interessi delle strutture editoriali e dei distributori nazionali. Sembra quasi che la ricerca della “pulizia” del comparto editoriale, dal lato vendita e diffusionale , sia più costoso o compromettente dei possibili risultati ottenuti. La trasparenza non è per il mondo editoriale. E' quasi facile crederlo perché, parliamoci chiaro, qua non ambia nulla da decenni.

Torniamo alla nostra riunione del 28 febbraio. Tra poche settimane verrà rilasciato questo nuovo programma. Inizialmente gratuito, per alcuni mesi, poi avrà un costo contenuto e sicuramente sensibilmente inferiore ad Inforiv ( costi di Milano e Prov...). Andrà di pari passo con Inforiv per un periodo di tempo non definito ma non è previsto, a breve, alcuna cessazione del programma. Si potranno prevedere dei costi diversi a seconda che il programma venga usato in tutte le sue funzioni o meno. E' evidente che l'attività richiesta per poter godere di questo abbattimento del costo sarà l'utilizzo della funzione “vendite”.
I vantaggi sarebbero quelli concessi anche dal fato che una piattaforma web consente opportunità diverse. C'è anche da notare che non avendo nulla in locale saranno necessarie le dovute cautele al fine di poter conservare i dati.

Questo è un degli aspetti più importanti emersi, ovvero la possibilità di poter esportare i dati in modo da poter fare i giusti controlli e poter utilizzare altri sofware, in nome della trasparenza. Tutto il resto....è di secondo piano.

Diciamolo serenamente. Un distributore non paga un programma per aiutarmi a controllare sia lui come l'editore. Diversamente le organizzazioni sindacali hanno interessi  che vanno contro corrente. Pulizia in edicola, sconti corretti, sovrasconti precisi, diffusione armonizzate, abbattimento dei resi, richieste di rifornimento evase, rese scontate ecc...
Poter esportare i dati consente al distributore di dimostrare che non ha nulla da nascondere  alla rete commerciale. Ci saranno poi programmi che consentiranno una gestione diversa della quotidiana attività "interrogando" i dati esportati.

Altro aspetto di grande importanza è il fatto che il programma I2.zero di Milano sarà diverso dagli altri. Cosa vuol dire? Iniziamo a fare una precisazione, diverso non vuol dire migliore, vuol dire diverso. Il fatto è che sono state richieste determinate funzioni specifiche. Ci saranno quindi diversi I2.zero sul territorio. Queste varianti non è detto sapere quanto verranno rese pubbliche.

Nella medesima riunione abbiamo fatto anche presente che attualmente le edicole attivate da Macri s.p.a. già presentano i soliti problemi legati al primitivo sistema che viene utilizzato per gestire i prodotti in entrata ed in uscita dal distributore. Proprio durante la riunione, essendoci connessi ad un edicola reale che lavora con I2.zero con il mio smartphone ( vantaggi di una piattaforma web...) abbiamo subito notato che gli endemici problemi del settore risultano tutt'ora immutati (vedi immagine).

Concludendo, considerato che sembra che il futuro programma F.I.E.G. più che focalizzarsi sui problemi della rete commerciale e degli editori pensa più a servizi che oramai vengono offerti in qualsiasi attività commerciale, non possiamo che aspettare, con molto rammarico, che il sistema venga scosso per rimescolare le carte, diversamente le aspettative di risoluzione dei problemi strutturali del nostro settore vedranno un ulteriore “mortale” procrastinarsi.



A.R.