mercoledì 29 gennaio 2014

Assemblea rivenditori di metropolitana

Un sentito ringraziamento ai molti partecipanti all’assemblea dei rivenditori di Metropolitana che si è tenuta ieri 28 gennaio.

Un così attivo dibattito e una così intensa partecipazione sono l’essenza stessa della nostra attività e lo scopo di un Sindacato e ancora più forte sarà ora la nostra attività per ottenere il risultato che ci siamo prefissi.

Confermiamo che a breve si terrà la Commissione Comunale alla mobilità richiesta  nella  quale verremo invitati per il dibattimento e per testimoniare le difficoltà e le esigenze dei rivenditori di metropolitana.

Verrete informati puntualmente su ogni sviluppo e preannunciamo che verrà successivamente organizzata una nuova assemblea per illustrare il risultato della citata Commissione.

Obbligo accettazione carte di debito-POS

Si informa, che sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27/1/2014 è stato pubblicato il decreto ministeriale 24/01/2014 inerente le definizioni e l’ambito applicativo dei pagamenti mediante carte di debito di cui all’art. 15, comma 4, del D.L. 18/10/2012, n. 179.

Quest’ultimo, in particolare, ha stabilito che a decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizio, anche professionali, hanno l’obbligo di accettare i pagamenti eseguiti attraverso carte di debito. 
A proposito di detto obbligo, il neo pubblicato decreto ministeriale di cui all’oggetto ha stabilito che lo stesso si applica alle prestazioni il cui relativo pagamento sia di importo superiore a 30 euro.

Peraltro, in sede di prima applicazione, ma solo fino al 30/6/2014, l’obbligo di accettare pagamenti tramite carte di debito per importi superiori a 30 euro, riguarderà solo i sopra citati soggetti il cui fatturato, relativo all’anno precedente rispetto a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento, sia superiore a duecentomila euro.

Viene, altresì, previsto che con successivo decreto, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in commento, potranno essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato rispetto a quelli sopra stabiliti, nonché potranno essere estesi gli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili.

Il D.M. 104/2013 entrerà in vigore decorsi sessanta giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ossia il prossimo 28 marzo

lunedì 20 gennaio 2014

I2.zero - Macri spa parte

Far finta di niente serve a poco. Il programma inforiv, la cui ambizione era l’armonizzazione della diffusione e la trasparenza nel comparto distributivo, nonostante fosse di proprietà della Federazione Italiana Editori, è giunto al suo traguardo. 


Il nuovo programma che viene proposto da nuovi DL, va a soppiantare ciò che è stato considerato per alcuni una speranza per altri un vincolo, un ostacolo, un problema.
I2.zero viene proposto con diverse modalità. Per certi distributori locali è la scusa per “affogare” nel suo canone il costo del trasporto, cedendolo a prezzi paradossali,  per altri è un prodotto su cui cercare di creare nuovi business.

Tutto tace come sempre dal lato F.I.E.G., un carrozzone troppo occupato a capire come guadagnare sull’ informazione del futuro per pensare a come sviluppare ciò che ancora è vivo, produttivo e reale. Noi!

“L’informatizzazione della rete di vendita”, doveva essere il futuro per Editori e rete commerciale, è stato invece il tragico racconto di una filiera con obbiettivi contrapposti. 

venerdì 3 gennaio 2014

A.D.P. di Saronno "chiede" le spese di trasporto!

Il distributore A.D.P. di Saronno, in caso di vendita dell’attività, obbliga il subentrante alla firma di un contratto che prevede costi di portatura non previsti dal vigente Accordo Nazionale. Sostanzialmente vengono obbligatoriamente richieste, pena la mancata fornitura della merce: 
  • € 250.00 + iva per apertura pratica Dossier Amministrativo
  • € 1,00 al giorno per oneri di gestione
  • € 3,00 al giorno per consegna pubblicazioni
  • € 0,26 a copia per lavorazione rese “non chiamate”
Abbiamo chiesto un incontro alla titolare dell’agenzia per un approfondimento in merito e per dichiarare la totale contrarietà dello S.N.A.G. e della rete di vendita all’addebito di costi non previsti dall’Accordo Nazionale,  richiamato più volte dalla stessa A.D.P. nel suo contratto, ammettendone quindi la validità.

Alcuni mesi fa era già stato inviata all’agenzia, con copia conoscenza a tutti gli associati a S.N.A.G. Milano, la richiesta di un’attenta valutazione sui nuovi punti vendita che, inspiegabilmente, venivano attivati sul territorio in gran numero e senza che questi fossero previsti dai piani comunali e dalla normativa vigente: bar, cartolerie, GDO ecc…

Ora se ne può capire più chiaramente il motivo. Invece di massimizzare le vendite con l’invio della merce richiesta dal rivenditore ed evadendo le richieste di rifornimento, l’Agenzia A.D.P. preferisce farsi pagare un fisso per il trasporto e senza garantire un servizio professionale.

Più edicole pagheranno il trasporto più possibilità ci saranno per l’Agenzia di potersi sostenere. Non più una distribuzione basata sulla vendita del prodotto ma un mero "postino" dedicato alla carta.

Considerata la gravità di quanto sta accadendo, ed essendo assolutamente reale la possibilità che queste logiche vengano estese in futuro alle rivendite già attive, vi informiamo che oltre ad aver allertato l’ufficio legale per procedere nei confronti  di A.D.P. di Saronno, verranno valutate altre forme di protesta alle quali sarete chiamati a partecipare a tutela delle vostre stesse attività

Il non lettore nella GDO


 Grande servizio fotografico di un rivenditore di Settimo Milanese. In poche foto la cruda realtà del non consumatore/lettore italiano e della non utilità della GDO nella promozione della stampa.

Ricordo i ridicoli e vecchi dati della "sperimentazione", un +1,7% a discapito della solidità di una rete commerciale, il tutto non in funzione della vendita bensì dalla necessità  di far toccare, sfogliare la propria testata, per avanzare fantomatiche pretese sugli inserzionisti pubblicitari.


Il sorpasso dei ricavi pubblicitari su quelli di vendita sono stati la maledizione per la stampa italiana perché per più di un decennio hanno dominato le entrate i numeri dichiarati dall’ editore sulla diffusione e gli indici di lettura.

Dati all’ italiana, incontrollabili ma inattaccabili, e ora l’editoria non è più in grado di vendere ma continua ad abituare il lettore a leggere a costo zero. L’editoria si è seduta confidando che aumentare la fogliazione e inondando le edicole di materiale pubblicitario, non di riviste o quotidiani, ma veri e propri contenitori pubblicitari, si potesse andare avanti all’ infinito.
 
La GDO è un concorrente per le edicole ma ancora di più è un danno per l’editoria che ha trovato un nuovo canale per svilirsi ed umiliarsi togliendo ogni valore alla cultura e all’informazione.

giovedì 2 gennaio 2014

C' è qualcosa di innovativo nell'aria?No!

Una veloce illustrazione su ciò che l’editoria italiana è  riusciti a proporre di innovativo nel 2013 per incrementare le attività di vendita di quotidiani e periodici.
Dopo aver accantonato l'utilizzo di un POS nell'area del distributore locale Parravicini, per gli abbonamenti in edicola di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport (ma che, in teoria, presupponeva un ampio sviluppo su altri prodotti del medesimo gruppo) si apre forse una nuova era. Nasce Edicoliamo. Una piattaforma web per raccogliere abbonati in edicola che, contrariamente al primo caso, non necessita di un POS ma solo di una connessione internet. 

Il primo esempio, che non per nulla si chiamava prima card, ha avuto una penetrazione del 100% sugli edicolanti ( fortemente incentivati sui costi di telefonia) ma i risultati sono stati talmente esaltanti che non si sa più nulla da lungo tempo. L’operazione sembra fallita ma nulla si sa…Il secondo, edicoliamo, sembra che non piaccia agli edicolanti, ha avuto scarsa penetrazione ed è stato promosso dai realizzatori con poca verve.
 Diciamo che con edicola italiana gli Editori sono stati molto più convincenti. Qualcosa che qualcosa non è andato per il verso giusto e  magari necessario cambiare ricetta, ma tutto tace da mesi. L’analogo progetto per abbonamenti in edicola del quotidiano “La Stampa”, stando a quanto dicono gli stessi editori sta avendo un gran successo ma…se di “gallina dalle uova d’oro” si tratta, non capisco perché venga  tenuta così nascosta.

Abbiamo assistito nel 2013, ad altre attività nate sempre in casa Mondadori, un sistema di videonoleggio in edicola che ripercorre in maniera identica ma senza alcun investimento un altro prodotto, “Movie Take Away” anche se sembra che nessuno dei due stia producendo numeri interessanti. Forse è tardi parlare di videonoleggio? Forse c’è qualcosa di più interessante per gli utenti???

Ultima novità da parte di Mondadori è rivolta alla vendita di libri. Un angolo attenzionale  dedicato ad un certo tipo di lettura. Interessante, d’altra parte fa parte del nostro bagaglio culturale, ma oggi ci vuole molto di più. Non basta avere dieci venti titoli in esposizione per essere appetibili, ne abbiamo bisogno milioni e li dobbiamo avere in edicola in massimo 24 ore! Siete capaci? Altrimenti non state nemmeno a pensarci che lo faranno altri.

Grandioso è stato il lancio CONDE’ NAST di alcuni mesi fa. Un grande battage pubblicitario, un mini sito dedicato, un’ applicazione dedicata (incredibile!), miglia di copie regalate con un simpatico shopper, miglia di buoni inviati e distribuiti in ogni luogo….poi il nulla. Sicuramente è stato raggiunto l’obbiettivo ma sicuramente non è stato far vendere di più e portare nuova clientela in edicola come è stato tanto pomposamente annunciato. 
Ho capito. L’ennesima iniziativa per regalare migliaia di copie per far credere ad un nuovo boom diffusionale dei soliti mensili. Ancora qualcuno ci crede? Anche in questo caso le tecnologie sembrano non servire, l’applicazione per smartphone è nata morta l’abbiamo scaricata forse in dieci. Enorme delusione, se non avessimo le spalle robuste..

La grande novità del 2013 è stato lo sviluppo di un nuovo programma nato in casa “info-sistemi” che ripercorre le logiche di i-geriv di DPE. Un programma slegato da tutto ciò che avrebbe potuto armonizzare diffusione, vendite, resi ecc…sostanzialmente una sconfitta enorme per FIEG e per tutto il comparto editoriale e una grande vittoria per i padroncini monopolisti sul territorio.

Abbiamo poi le edicole sponsorizzate del Corriere della Sera in perfetto stile anni’80. Area attenzionale mescolata con enne editori, cappello brandizzato, rilevamenti telefonici….telefonici??? Ha fatto scuola anche il rilancio di “Gioia”. Organizzato come facevano quando ero piccolo (tanti tanti anni fa...). Il rivenditore è stato pagato per tenere in evidenza la testata che, notoriamente, ha dei numeri  molto tristi.
E poi….e poi…non mi viene in mente nient’altro, ma forse in altre zone d’Italia si starà facendo molto di più .
 Forse il mondo editoriale non si è ancora accorto di quanto sta accadendo, il fatto è che si muovono a tentoni e senza crederci, spolverando strategie che vengono poi abbandonate di colpo e senza coinvolgere i vari player. Troppa gente in pensione o che la sta aspettando, forse è questo il problema.
Direi un cattivo 2013 rispetto invece all’ impegno e alle risorse che vengono  dirottate sul web, ma  sul futuro dell’editoria è già stata chiara la stessa F.I.E.G.

Prospettive per il 2014? Ottime se impareremo a stare in piedi come commercianti e non più solo come edicolanti.